Nel modello 730 nel quadro D vanno indicati i redditi diversi, quali sono e come vanno inseriti? Scopriamo le istruzioni.
Cosa sono i redditi diversi e come vanno inseriti nel 730/2024? Questa categoria di redditi rappresenta una “minoranza” dei redditi dichiarati dai contribuenti e nello specifico raccoglie tutti quei redditi che non trovano una collocazione specifica in altre categorie. Non si tratta, infatti, di redditi da lavoro dipendente, da pensione o autonomo e proprio per questo andiamo a vedere tutte le fattispecie che vi rientrano e come si inseriscono nella dichiarazione dei redditi 2024.
Partiamo con il dire che i redditi diversi vanno indicati nel quadro D del modello 730. Rientrano in questa categoria, per esempio, i compensi ricevuto per attività di lavoro autonomo occasionale.
Quali sono i redditi diversi?
A indicare l’elenco dei redditi diversi è l’articolo 67 del Tuir. Si tratta, in ogni caso, di somme che vanno assoggettate all’Irpef. Si trovano, in ogni caso indicati nella CU rilasciata dal sostituto di imposta, cambia, però, il punto in cui sono inseriti in base alla diversa tipologia di reddito che fa variare, tra l’altro, anche il rigo in cui indicarli nel 730 e il codice da utilizzare.
Proprio per questo abbiamo preparato la seguente tabella in cui illustriamo dove trovare i redditi diversi e come indicarli nel quadro D del modello 730, in base alla tipologia.
Tipologia di reddito diverso | ”Causale” indicata nel punto 1 della CU | Rigo e codice da inserire nel quadro D |
Proventi che derivano dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali da parte dell’autore o inventore | B | D3 codice 1 |
Redditi che derivano dai contratti di associazione in partecipazione e di cointeressenza agli utili se l’apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro | C | D3 codice 3 |
Utili spettanti ai soci promotori ed ai soci fondatori delle società di capitali | D | D3 codice 3 |
Redditi che derivano dall’attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali | E | D3 codice 2 |
Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, percepiti dagli aventi causa a titolo gratuito (ad esempio eredi e legatari) | L | D4 codice 6 |
Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, percepiti da soggetti che abbiano acquistato a titolo oneroso i diritti alla loro utilizzazione | L1 | D4 codice 6 |
Redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale | M | D5 codice 2 |
Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere | M1 | D5 codice 3 |
Redditi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente per le quali sussiste l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata ENPAPI | M2 | D5 codice 2 |
Indennità di trasferta, rimborsi forfetari di spesa, premi e compensi erogati ai direttori artistici e ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche, attività sportive dilettantistiche | N | D4 codice 7 (o D4 codice 11 per i residenti a Campione d’Italia) |
Indennità di trasferta, rimborsi forfetari di spesa, premi e compensi erogati ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di attività sportive dilettantistiche | N1 | D4 codice 12 (o D4 codice 13 per i residenti a Campione d’Italia) |
Redditi derivanti da prestazioni sportive oggetto di contratto diverso da quello di lavoro subordinato o da quello di collaborazione coordinata e continuativa, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 | N2 | D3 codice 4 |
Redditi derivanti da prestazioni sportive oggetto di contratto diverso da quello di lavoro subordinato o da quello di collaborazione coordinata e continuativa, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, che prevedono particolari soglie di esenzione a seguito di specifiche disposizioni normative | N3 | D3 codice 5 |
Redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata | O | D5 codice 2 |
Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata | O1 | D5 codice 3 |
Redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente | V1 | D5 codice 1 |
Redditi di capitale
Rigo D1, come si compila?
Nel rigo D1 devono essere indicati gli utili e gli altri proventi equiparati in qualunque forma corrisposti da società di capitali o enti commerciali, residenti e non residenti, riportati nella certificazione rilasciata dalla società emittente o desumibili da altra documentazione.
Tipo di reddito colonna 1 | Codice | Percentuale degli utili da indicare |
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utili e di altri proventi equiparati di natura qualificata corrisposti da imprese residenti in Italia o residenti o domiciliate in Stati o Territori che hanno un regime fiscale non privilegiato formatisi fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 | 1 | 40% |
utili e altri proventi equiparati di natura qualificata provenienti da imprese o enti residenti o localizzati in Stati o Territori che hanno un regime fiscale privilegiato. Si considerano provenienti da imprese o enti residenti o localizzati in Stati o territori a regime privilegiato gli utili relativi al possesso di partecipazioni dirette in tali soggetti o di partecipazioni di controllo, ai sensi del comma 2 dell’art. 167 del Tuir in società residenti all’estero che conseguono utili dalla partecipazione in imprese o enti residenti o localizzati in Stati o territori a regime privilegiato e nei limiti di tali utili (art. 47, comma 4, del Tuir). Gli utili e gli altri proventi equiparati prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017, per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall’Agenzia delle Entrate a seguito di interpello (proposto ai sensi del comma 3 dell’art. 47-bis del Tuir ), devono, invece, essere indicati nella se- zione V del quadro RM del Mod. REDDITI Persone fisiche 2024 | 2 | 100% |
utili e altri proventi equiparati di natura non qualificata provenienti da imprese o enti residenti o localizzati in Stati o Territori che hanno un regime fiscale privilegiato, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati. Se è stato rilasciato parere favorevole dall’Agenzia delle Entrate a seguito di interpello (proposto ai sensi del comma 3 dell’art. 47-bis del Tuir), gli utili e gli altri proventi devono, invece, essere indicati nella sezione V del quadro RM del Mod. REDDITI Persone fisiche 2024 | 3 | 100% |
utili e altri proventi equiparati di natura qualificata provenienti da imprese o enti residenti o localizzati in Paesi o Territori che hanno un regime fiscale privilegiato, prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, per i quali sia stato dimostrato il ri- spetto, sin dal primo periodo di possesso della partecipazione, della condizione di cui al comma 2, lett. b, dell’art. 47-bis del Tuir e sia stato rilasciato parere favorevole dall’Agenzia delle Entrate a seguito di interpello (proposto ai sensi del comma 3 del medesimo articolo) | 4 | 40% |
utili e altri proventi equiparati corrisposti da imprese residenti in Italia oppure residenti in Stati che hanno un regime fiscale non privilegiato formatisi a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e fino all’esercizio in corso al 31 di- cembre 2016 | 5 | 49,72% |
utili e altri proventi equiparati di natura qualificata provenienti da imprese o enti residenti o localizzati in Paesi o Territori che hanno un regime fiscale privilegiato, per i quali sia stato dimostrato il rispetto, sin dal primo periodo di possesso della partecipa- zione, della condizione di cui al comma 2, lett. b, dell’art. 47-bis del Tuir e sia stato rilasciato parere favorevole dall’Agenzia delle En- trate a seguito di interpello (proposto ai sensi del comma 3 del medesimo articolo), prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016 | 6 | 49,72% |
utili e altri proventi, che andrebbero indicati con il codice 2, per i quali il contribuente intenda far valere la sussistenza sin dal primo periodo di possesso della partecipazione, della condizione di cui al comma 2, lett. b, dell’art. 47-bis del Tuir, qualora non abbia presentato l’istanza di interpello prevista dal comma 3 del medesimo articolo ovvero, avendola presentata, non abbia ricevuto risposta favorevole, formatisi con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 | 7 | 40% |
utili e altri proventi, che andrebbero indicati con il codice 2, per i quali il contribuente intenda far valere la sussistenza sin dal primo periodo di possesso della partecipazione, della condizione di cui al comma 2, lett. b, dell’art. 47-bis del Tuir, qualora non abbia presentato l’istanza di interpello prevista dal comma 3 del medesimo articolo ovvero, avendola presentata, non abbia ri- cevuto risposta favorevole, formatisi con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016 | 8 | 49,72% |
utili e altri proventi equiparati corrisposti da imprese residenti in Italia ovvero residenti in Stati aventi un regime fiscale non privilegiato, formatisi con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016 e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2017 | 9 | 58,14% |
utili e altri proventi che andrebbero indicati con il codice 2, ma per i quali sia stato dimostrato il rispetto, sin dal primo periodo di possesso della partecipazione, della condizione di cui al comma 2, lett. b, dell’art. 47-bis del Tuir e sia stato rilasciato parere favorevole dall’Agenzia delle entrate a seguito di interpello proposto ai sensi del comma 3 del medesimo articolo, formatisi con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016 e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2017 | 10 | 58,14% |
utili e altri proventi, che andrebbero indicati con il codice 2, per i quali il contribuente intenda far valere la sussistenza sin dal primo periodo di possesso della partecipazione, della condizione di cui al comma 2, lett. b, dell’art. 47-bis del Tuir, qualora non abbia presentato l’istanza di interpello prevista dal comma 3 del medesimo articolo ovvero, avendola presentata, non abbia ri- cevuto risposta favorevole, formatisi con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016 e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2017 | 11 | 58,14% |
Rigo D2, come si compila?
Nel rigo D2 si riportano gli altri redditi da capitale al lordo della ritenuta di acconto. Ecco il codice da utilizzare in base alla tipologia del reddito:
Tipologia di reddito | Codice |
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interessi e altri proventi derivanti da capitali dati a mutuo e da altri contratti (depositi e conti correnti) compresa la diffe- renza tra la somma percepita alla scadenza e quella data a mutuo o in deposito o in conto corrente. Si precisa che questi interessi si presumono percepiti, salvo prova contraria, alle scadenze e nella misura pattuita e che, se le scadenze non risultano stabilite per iscritto, gli interessi si presumono percepiti per l’ammontare maturato nel periodo d’imposta. Se la misura degli interessi non è deter- minata per iscritto, gli interessi devono essere calcolati al saggio legale | 1 |
rendite perpetue dovute come corrispettivo per il trasferimento di un immobile o per la cessione di un capitale, oppure im- poste quali oneri al donatario (art. 1861 c.c.) e di prestazioni annue perpetue a qualsiasi titolo dovute, anche se disposte per testa- mento (art. 1869 c.c.) | 2 |
compensi percepiti per la prestazione di garanzie personali (fideiussioni) o reali (pegni o ipoteche) assunte in favore di terzi | 3 |
redditi corrisposti dalle società o dagli enti che hanno per oggetto la gestione, nell’interesse collettivo di una pluralità di sog- getti, di masse patrimoniali costituite con somme di denaro o beni affidati da terzi o provenienti dai relativi investimenti, compresa la differenza tra l’ammontare ricevuto alla scadenza e quello affidato in gestione. Devono essere, inoltre, inclusi i proventi derivanti da organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero non conformi alle direttive comunitarie | 4 |
- altri interessi, esclusi quelli di natura compensativa, diversi da quelli sopra indicati;
- ogni altro provento in misura definita che deriva dall’impiego di capitale; - altri proventi che derivano da altri rapporti che hanno per oggetto l’impiego del capitale esclusi i rapporti attraverso cui possono es- sere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto; - proventi che derivano da operazioni di riporto e pronti contro termine su titoli che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente; - proventi che derivano dal mutuo di titoli garantito che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente; - interessi di mora; - interessi per dilazione di pagamento relativi a redditi di capitale |
5 |
proventi conseguiti in sostituzione dei redditi di capitale, anche per effetto della cessione dei relativi crediti, e delle indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita dei redditi stessi | 6 |
utili che derivano da contratti di associazione in partecipazione e cointeressenza di cui all’art. 44, comma 1 lett. f), del Tuir, se dedotti dall’associante in base alle norme del Tuir vigenti prima della riforma dell’imposizione sul reddito delle società (D.Lgs. 344/2003) | 7 |
redditi imputati per trasparenza dai fondi immobiliari diversi da quelli di cui al comma 3 dell’art. 32 del decreto legge 31 mag- gio 2010, n. 78, ai partecipanti, diversi dai soggetti indicati nel suddetto comma 3, che possiedono quote di partecipazione in misura superiore al 5 per cento del patrimonio del fondo alla data del 31 dicembre 2023 o se inferiore al termine del periodo di gestione del fondo | 8 |
Rigo D3, come si compila?
Nel rigo D3 vanno inseriti i redditi che derivano da attività assimilate al lavoro autonomo. Quello che va considerato è che per questi redditi sono previste detrazioni che dipendono dalla situazione reddituale del contribuente. Vediamo quali sono le tipologie di reddito, il codice da indicare e i benefici previsti nella seguente tabella.
Tipo di reddito | Codice | Riduzione |
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per i proventi che derivano dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali e simili da parte dell’autore o inventore (brevetti, disegni e modelli ornamentali e di utilità, know-how, libri e articoli per riviste o giornali, ecc.), vale a dire i compensi, compresi i canoni, relativi alla cessione di opere e invenzioni, tutelate dalle norme sul diritto d’autore, conseguiti anche in via occa- sionale, salvo che rientrino nell’oggetto proprio dell’attività. Questi proventi sono contraddistinti dalla lettera “B” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2024 – Lavoro autonomo | 1 | riduzione forfetaria del 25%. Se il contribuente ha un’età inferiore a 35 anni, la riduzione verrà operata nella misura del 40% |
per i compensi che derivano dall’attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali. Questi compensi sono contraddistinti dalla lettera “E” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2024 – Lavoro autonomo | 2 | riduzione del 15% |
per i redditi che derivano dai contratti di associazione in partecipazione e di cointeressenza agli utili se l’apporto è costituito esclusi- vamente dalla prestazione di lavoro e per gli utili spettanti ai promotori e ai soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata. Questi redditi sono contraddistinti dalla lettera “C” o “D” nel punto 1 “Causale” della Certificazione Unica 2024 – Lavoro autonomo | 3 | |
per i redditi derivanti da prestazioni sportive oggetto di contratto diverso da quello di lavoro subordinato o da quello di collaborazione coordinata e continuativa, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36. Questi redditi sono contraddistinti dal codice “N2” nel punto 1 della “Causale” della Certificazione Unica 2024 – Lavoro autonomo | 4 | |
per i redditi derivanti da prestazioni sportive oggetto di contratto diverso da quello di lavoro subordinato o da quello di collaborazione coordinata e continuativa, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, che prevedono particolari soglie di esenzione a seguito di specifiche disposizioni normative. Questi redditi sono contraddistinti dal codice “N3” nel punto 1 della “Causale” della Certificazione Unica 2024 – Lavoro autonomo | 5 | esenzione di 15.000 euro |
Cosa si indica negli altri righi?
- Nel rigo D4 vanno indicati i redditi da locazione breve;
- nel rigo D5 vanno indicati i redditi da attività commerciale non abituale o di lavoro autonomo non abituale;
- nel rigo D6 si indicano i redditi percepiti da eredi e legatari;
- nel rigo D7 si indicano le imposte e gli oneri rimborsati nel 2023 e altri soggetti a tassazione separata.
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