L’Inghilterra vuole sperimentare il «reddito di cittadinanza»: per due anni saranno assegnati 1.875 euro al mese. Ecco come funzionerà e quali sono i pro e contro del reddito universale.
Reddito di cittadinanza da 1.875 euro al mese per due anni. L’Inghilterra dà il via alle prove generali per il reddito universale di base, in quanto si pensa che le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e i cambiamenti climatici renderanno indispensabile tale strumento per poter sostenere i propri cittadini.
Un esperimento che sembrerebbe seguire le orme di quello avviato a luglio 2022 in Galles per il reddito universale, ma in scala ridotta. Se l’esperimento in Galles vedeva coinvolte ben 500 persone, in Inghilterra saranno solo 30 le persone che potranno beneficiare per 2 anni del reddito universale di base.
Come spiegato dal responsabile del progetto Will Stronge al quotidiano The Guardian, la decisione di assegnare 1.600 sterline (1.875 euro), una cifra più alta rispetto a quella prevista per un reddito universale che dovrebbe coprire solo le spese necessarie, nasce dal bisogno di constatare quale sarà l’effetto sulla salute mentale e fisica delle persone, indipendentemente dal fatto che scelgano di lavorare o meno. Ecco come funzionerà l’esperimento, cos’è il reddito universale e quali sono i suoi pro e contro.
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Cos’è il Reddito universale e quali sono le differenze con il Reddito di cittadinanza?
Il reddito universale di base nasce da una proposta europea che vede gli Stati membri impegnati nel garantire regimi di previdenza sociale efficienti e sostenibili e nel combattere le disuguaglianze. Il reddito di base universale viene definito attraverso 4 criteri:
- Universale perché viene versato a tutti e senza requisiti, ciò vuol dire che non ci sono limiti di reddito, di risparmio o patrimonio;
- Individuale perché chiunque ha il diritto al reddito di base universale indipendentemente dal suo stato civile.
- Incondizionato in quanto è un diritto umano e non è soggetto a nessuna condizione preliminare e non si devono svolgere attività lavorative per mantenerlo.
- Sufficiente perché l’importo deve consentire un tenore di vita dignitosa, prevenendo la povertà, fornendo un importo superiore alla soglia di povertà.
Stando a questi criteri il reddito universale di base è completamente diverso dal reddito di cittadinanza adoperato in Italia. Il primo è senza limiti o requisiti, il secondo no. Inoltre, il reddito universale è diverso dal Rdc per il valore economico: il reddito di base supera i 1.000-1.500 euro.
Reddito di cittadinanza da 1.857 euro e senza obblighi: come funzionerà l’esperimento dell’Inghilterra
Dopo l’esperimento del Galles, anche il Regno Unito ha deciso di avviare un i primi test sul Reddito universale, coinvolgendo circa 30 partecipanti suddivisi in 2 gruppi, che verranno scelti casualmente tra coloro che faranno richiesta per il reddito universale all’interno di due cittadine inglese: il centro di Jarrow, nel nordest dell’Inghilterra e East Finchley, nel nord di Londra.
Almeno il 20% dei posti assegnati saranno riservati a persone con disabilità. Questi 30 cittadini riceveranno mensilmente per due anni ben 1875 euro (1.600 sterline) a prescindere dalle proprie condizioni economiche e senza l’obbligo di ricerca del lavoro.
Contemporaneamente verrà scelto anche un altro gruppo di persone, un “gruppo di controllo” che non riceverà alcun sussidio, per confrontare il benessere di coloro che hanno ottenuto il sussidio e di coloro che non lo hanno ricevuto. Come spiegato dal responsabile del progetto, Will Stronge:
La nostra società richiederà una qualche forma di reddito di base nei prossimi anni, date le conseguenze del cambiamento climatico e le innovazioni tecnologiche. Questo è la ragione per cui abbiamo bisogno di sperimentarne gli effetti prima di procedere con un’implementazione a livello nazionale.
Reddito Universale, perché è necessario: quali sono i pro e i contro
È ormai da tempo che si discute del Reddito universale anche in Italia. Il primo Paese a dare al via la sperimentazione è stato il Galles fornendo ai beneficiari anche la consulenza e il supporto individuali necessari per gestire queste finanze e intraprendere un nuovo percorso professionale.
Come spiegato dal ministro per la Giustizia sociale del Galles, Jane Hutt, il reddito universale può essere uno strumento per fronteggiare l’attuale “crisi del costo della vita”, sostenendo le persone più bisognose. Eppure, non tutti i governi sono convinti che il reddito universale di base sia la soluzione. Per affrontare in maniera lucida l’argomento è bene conoscere i pro e contro.
Il principale contro mosso al reddito universale è lo stesso che gli esponenti di alcuni partiti politici in Italia muovono al reddito di cittadinanza: offrire un reddito base provocherebbe un aumento della disoccupazione.
Ma le cose non starebbero così per esperti ed esponenti politici: il reddito universale di base - così come lo stesso Reddito di cittadinanza - aiuterebbe le persone a confrontare le offerte di lavoro, offrendo loro un’alternativa a lavori sottopagati e in condizioni di sfruttamento. Un’alternativa che obbligherebbe numerosi datori di lavoro a rivedere le proprie offerte e condizioni lavorative.
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