Reddito di cittadinanza, che beffa: salta il bonus di 380 euro (ma non per tutti)

Simone Micocci

27 Aprile 2023 - 14:21

Niente Carta risparmio spesa per chi prende il Reddito di cittadinanza: a rischio anche coloro che lo perderanno tra luglio e agosto 2023.

Reddito di cittadinanza, che beffa: salta il bonus di 380 euro (ma non per tutti)

Brutte notizie per i percettori del Reddito di cittadinanza che speravano in un ulteriore contributo di cui godere per l’anno in corso: la Carta risparmio spesa, annunciata dalla legge di Bilancio 2023, non potrà essere richiesta dai nuclei familiari che beneficiano del Rdc.

A differenza di quanto succede con la Carta acquisti 2023, pienamente compatibile con il Reddito di cittadinanza, la nuova Carta risparmio spesa - che verrà precaricata con un importo di circa 380 euro - sarà riservata a coloro che non beneficiano di altri sostegni al reddito. Non solo Reddito di cittadinanza infatti: la richiesta non potrà essere presentata neppure da chi percepisce un ammortizzatore sociale come Naspi, Dis-coll e cassa integrazione.

Va detto che la Carta risparmio spesa partirà solamente a luglio 2023, quando molte famiglie dovranno dire addio anticipatamente al Reddito di cittadinanza a causa della stretta apportata dall’ultima legge di Bilancio 2023. Si tratta di quelle famiglie che al loro interno non hanno minori, disabili oppure over 60, per le quali tuttavia - come vedremo di seguito - sarà molto complicato rientrare nella graduatoria utilizzata per l’assegnazione della nuova Carta risparmio spesa.

Cos’è la Carta risparmio spesa, il “bonus” di 380 euro precluso a chi prende il Reddito di cittadinanza

Nella legge di Bilancio 2023 sono stati stanziati 500 milioni di euro destinati alla distribuzione di un’apposita carta spesa alle famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro.

Una disposizione che sembrava interessare anche i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, i quali hanno sicuramente un Isee inferiore a 9.360 euro (requisito essenziale per accedere al sostegno). Tuttavia con la firma dell’apposito decreto da parte del ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare tale sensazione viene smentita. Nel testo del provvedimento che a breve verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale, infatti, si legge che alla Carta risparmio spesa - che avrà un importo di 382,50 euro per tutto il 2023 - potranno accedere sì le famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro ma ne sono esclusi coloro che beneficiano di:

  • Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà;
  • Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi);
  • Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll);
  • Indennità di mobilità;
  • Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni (Cig);
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Carta risparmio spesa: spetta alla scadenza del Reddito di cittadinanza?

Tuttavia ci sono diversi nuclei familiari che proprio a luglio, quando di fatto partiranno le consegne della nuova Carta risparmio spesa (di cui si occuperanno Comuni e Poste italiane), riceveranno l’ultima mensilità di Rdc.

La legge di Bilancio 2023, infatti, stabilisce che il Reddito di cittadinanza quest’anno può essere percepito per un massimo di 7 mesi, eccetto che per quei nuclei familiari che al loro interno hanno almeno un minore, un disabile oppure un over 60. Quindi, chi prende il Reddito di cittadinanza da gennaio e non ha subito interruzioni dovrà dirgli addio da agosto, dopo appunto la ricarica di luglio.

In quel caso sarà possibile accedere alla Carta risparmio spesa? In teoria sì, ma in pratica non è detto che sia così semplice. A disposizione, infatti, ci sono solamente 1 milione e 300 mila carte e a essere avvantaggiati saranno perlopiù i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, specialmente chi ha figli nati entro il 2009 (o comunque entro il 2005).

Chi perde il Reddito di cittadinanza nel 2023, però, non ha figli a carico (altrimenti ne avrebbero comunque goduto per l’intero anno) e difficilmente si tratta di nuclei familiari numerosi. Ecco perché questi nuclei familiari non avranno comunque la precedenza e dovranno sperare che nella prima fase di assegnazione non vengano esaurite le disponibilità.

Dopo il Reddito di cittadinanza ci sarà il bonus 350 euro?

Un altro bonus, ma del valore di 350 euro (mensili però) potrebbe essere comunque riconosciuto al termine del Reddito di cittadinanza. Il Decreto lavoro di prossima emanazione, infatti, nel definire la riforma del Reddito di cittadinanza introduce una prestazione transitoria, la Pal, da riconoscere a coloro che prima della scadenza dei 7 mesi hanno sottoscritto il Patto per il lavoro con il Centro per l’impiego.

Nel dettaglio, questa avrà un importo di 350 euro per ogni persona del nucleo che ne fa richiesta, ma in ogni caso non è possibile superare l’importo spettante a titolo di Reddito di cittadinanza.

Va detto però che a pochi giorni dall’approvazione del Decreto lavoro (l’esame è in programma il 1° maggio) la Prestazione di accompagnamento al lavoro è in bilico in quanto il governo sembra stia valutando la possibilità di rinunciarvi così da poter utilizzare le risorse risparmiate per altre misure.

A oggi, quindi, sono in ascesa le possibilità che non ci saranno altri aiuti dopo la perdita del Rdc, con la beffa rappresentata anche dalla Carta risparmio spesa che rischia di essere riservata a pochi degli attuali percettori di Reddito.

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