I beneficiari del reddito di cittadinanza non possono fare domanda del bonus straordinario di 600 euro introdotto per lavoratori autonomi, stagionali e operai agricoli.
Reddito di cittadinanza: i beneficiari del sostegno economico introdotto dalla Legge 26/2019 non potranno fare domanda dei bonus una tantum previsti dal Decreto “Cura Italia” (qui il testo ufficiale del provvedimento).
Sono diverse le indennità riconosciute dal Decreto “Cura Italia” per aiutare lavoratori e famiglie che hanno subito una perdita economica a causa della diffusione del Coronavirus e delle misure restrittive introdotte dal Governo per limitare il contagio. Nel dettaglio, si tratta di un bonus di 600,00€ una tantum riconosciuto a:
- lavoratori dello spettacolo.
Come noto, anche chi lavora può richiedere il reddito di cittadinanza, visto che si tratta di un’integrazione al reddito familiare riconosciuta nel caso in cui la famiglia, nonostante le varie entrate mensili, sia al di sotto della soglia di povertà.
Quindi non è detto che un beneficiario del reddito di cittadinanza non faccia parte di una delle categorie descritte dal Decreto “Cura Italia”. È bene sottolineare, però, che anche nel caso in cui un beneficiario del reddito di cittadinanza soddisfi tutte le condizioni previste per il riconoscimento del bonus straordinario di 600,00€, questo non ne potrebbe comunque fare richiesta.
Reddito di cittadinanza: nessun bonus per chi beneficia del sostegno
È l’articolo 31 del Decreto “Cura Italia” a fare chiarezza sulla cumulabilità tra i vari bonus per il sostegno del reddito introdotti in via straordinaria per far fronte alla crisi economica derivata dalla diffusione del Coronavirus.
Qui si legge che le varie indennità, che non sono tra esse cumulabili, non possono essere riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza.
A tal proposito, si ricorda che con il termine “percettore” non si intende solamente colui che ha fatto la richiesta del reddito di cittadinanza, ovvero il titolare della carta RdC di Poste Italiane, bensì tutti i componenti del nucleo familiare a cui il sostegno è stato riconosciuto.
Nessun componente del nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza, quindi, potrà fare domanda per una delle varie indennità straordinarie riconosciute dal Decreto “Cura Italia”, con il quale - ricordiamo - è stata introdotta un’altra importante novità per il reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza, novità decreto “Cura Italia”: sospesa la condizionalità
Novità importante per il Decreto “Cura Italia” è quella che - “considerata la situazione di emergenza sul territorio nazionale relativa al rischio di diffusione dei virus Covid-19” - sospende per due mesi (da oggi e fino al 18 maggio 2020) le misure di condizionalità previste per i beneficiari del reddito di cittadinanza (ma anche di NASPI e DISCOLL).
Ciò non significa che il lavoro dei centri per l’impiego e dei navigator si fermerà, ma solo che questi non potranno comminare una sanzione nel caso in cui uno o più componenti del nucleo familiare decidano di non presentarsi ad una convocazione o ad un colloquio. Inoltre non si terrà conto di un eventuale rifiuto di un’offerta di lavoro congrua.
Sarà comunque libera scelta dei beneficiari del reddito di cittadinanza decidere se rispettare o meno gli obblighi previsti; si potrà quindi prendere regolarmente parte alle iniziative di orientamento, mentre gli appuntamenti per la firma del Patto per il Lavoro procederanno regolarmente. Il tutto, ovviamente, una volta che l’emergenza rientrerà e ai centri per l’impiego verrà data autorizzazione a riaprire.
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