Reddito di cittadinanza: a gennaio pagato con vecchio o nuovo ISEE? Ecco la risposta dell’INPS.
Reddito di cittadinanza: dopo giorni di attesa la ricarica di gennaio è arrivata per tutti - o quasi - i beneficiari. Un interrogativo, però, si sta facendo strada in queste ore: l’importo del reddito di cittadinanza erogato a gennaio ha tenuto conto del vecchio o del nuovo ISEE?
Come noto, infatti, i beneficiari del reddito di cittadinanza hanno l’obbligo di rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio, così che la mensilità di febbraio possa essere erogata entro i termini prestabiliti.
Tuttavia c’è chi si è portato avanti e che già da qualche settimana ha ottenuto il nuovo ISEE 2020 (facente riferimento a redditi e patrimoni del 2018); l’Inps, quindi, potrebbe aver avuto il tempo di tener conto del nuovo indicatore per calcolare l’importo del reddito di cittadinanza spettante. Ricordiamo che l’ISEE è utile per calcolare la soglia di integrazione al reddito riconosciuta con il reddito di cittadinanza; sarà il valore dell’indicatore, quindi, a determinare quanto spetterà di RdC nel 2020.
Effettivamente in molti hanno ricevuto un importo difforme dal passato, con un importo più o meno alto a seconda dei casi. Ciò ha fatto pensare alla possibilità che l’Inps possa aver tenuto conto - ove possibile - del nuovo e non del vecchio ISEE per calcolare l’importo del beneficio; questa ipotesi, tuttavia, non sembra rispecchiare quanto avvenuto veramente, vediamo perché.
Calcolo reddito di cittadinanza 2020: l’Inps ha tenuto conto del nuovo ISEE?
Come spiegato dall’Inps, anche l’importo erogato a gennaio è stato calcolato tenendo conto dell’indicatore ISEE dello scorso anno e non di quello aggiornato.
È l’Istituto a darne la conferma in un post in cui viene spiegato il sistema utilizzato per l’erogazione del contributo. Nel dettaglio, qui si legge che per il reddito di cittadinanza il pagamento del mese X (quindi gennaio 2020 in questo caso) si basa sulla verifica dei requisiti al mese X-1 (quindi dicembre 2019, con ISEE dello scorso anno). D’altronde è proprio per questo motivo che la mensilità di gennaio 2020 viene corrisposta comunque anche a coloro che non hanno ancora rinnovato l’ISEE.
Ciò conferma che questa sarà l’ultima mensilità calcolata con vecchio ISEE; il ricalcolo, quindi, è atteso con la mensilità di febbraio, quando i beneficiari del RdC scopriranno se ci saranno incrementi o riduzioni per il nuovo anno.
Calcolo reddito di cittadinanza con vecchio ISEE: la conferma dei beneficiari
D’altronde scoprire di quale ISEE si è tenuto conto con l’accredito di gennaio 2020 è molto semplice: basta andare nell’area privata del sito Inps, inserendo credenziali e password, e cliccare sull’importo accreditato con l’ultima ricarica del RdC. In questo modo ne potrete consultare le singole voci, con tanto di specifica su qual è stato l’ISEE utilizzato per il calcolo.
Ebbene, non c’è un utente tra quelli che hanno effettuato questo controllo (almeno secondo le testimonianze da noi raccolte) che ha l’importo calcolato con l’ISEE 2020. In tutti i casi si parla di ISEE 2019, anche quando il nuovo indicatore sia già regolarmente a sistema da qualche settimana.
RdC di gennaio: perché l’importo è differente?
Perché allora l’importo erogato a gennaio è differente da quello dell’ultima ricarica? La “colpa” per cui alcuni dei beneficiari hanno percepito un importo di valore differente da quello accreditato il mese scorso è da attribuire al conguaglio, con cui l’Inps ha tenuto conto delle altre prestazioni di sostegno al reddito (come ad esempio la carta acquisti) erogate nel 2019.
Niente nuovo ISEE quindi: il valore del 2020 sarà utilizzato solamente dalla prossima mensilità.
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