Reddito di cittadinanza in pagamento e aumentato di 200 euro: ma potrebbero essere gli ultimi mesi

Simone Micocci

22/07/2022

Reddito di cittadinanza, la crisi di governo non mette a rischio i prossimi pagamenti. Ma molto dipenderà dal risultato delle prossime elezioni.

Reddito di cittadinanza in pagamento e aumentato di 200 euro: ma potrebbero essere gli ultimi mesi

Arriverà la prossima settimana il reddito di cittadinanza del mese di luglio.

Confermata la data di pagamento: l’accredito, come di consueto, è fissato a mercoledì 27 luglio, quando per i percettori del reddito di cittadinanza è in arrivo anche il bonus 200 euro.

Ma la notizia di questi giorni è la fine anticipata della legislatura, con il Movimento 5 stelle - che il reddito di cittadinanza l’ha voluto con forza - che è chiamato ad affrontare una strada in salita per essere confermato al governo. Il problema è che la misura, in vigore ormai da più di tre anni, non ha convinto tutte le forze politiche, anzi ce ne sono alcune che hanno promesso di eliminarlo qualora dovessero vincere le prossime elezioni (annunciate per il 25 settembre prossimo). Quella che si sta per concludere, quindi, potrebbe essere la prima e unica legislatura per il reddito di cittadinanza, visto che un nuovo governo potrebbe anche decidere di cancellarlo.

Reddito di cittadinanza: cosa viene pagato la prossima settimana

Mercoledì 27 luglio è in arrivo dunque una nuova ricarica del reddito di cittadinanza, la quale - eccezionalmente e unicamente per questo mese (visto che non sembrano esserci possibilità per una proroga) - si arricchisce del bonus 200 euro.

È stato il decreto n. 50 del 2022 a introdurre tale sostegno, del valore di 200 euro, con cui dare alle famiglie italiane un aiuto per affrontare il caro prezzi di questi mesi. Ad averne diritto sono diverse categorie, tra le quali figurano anche i lavoratori dipendenti, i pensionati e i percettori di Naspi. E in alcuni casi il bonus spetta anche a chi prende il reddito di cittadinanza e viene caricato nella ricarica in arrivo a luglio.

Nel dettaglio, i 200 euro sul reddito - o pensione - di cittadinanza spetta a patto che nessun altro componente del nucleo familiare ne abbia diritto per se stesso. Ad esempio, non sarà pagato a quelle famiglie in cui c’è almeno un lavoratore dipendente che lo ha ricevuto, o comunque sta per riceverlo, in busta paga.

Non serve presentare la domanda: è l’Inps, una volta valutato che nessun componente ha diritto per sé al bonus 200 euro, a erogarlo sul reddito di cittadinanza di questo mese.

In pagamento, come accade dallo scorso marzo, anche l’integrazione riconosciuta a titolo di assegno unico, spettante ai nuclei familiari con figli a carico.

Ricordiamo che se il reddito di cittadinanza non arriva è perché potreste essere arrivati alla scadenza naturale del beneficio. Come da normativa, infatti, questo spetta per un massimo di 18 mesi consecutivi; dopodiché decade e l’unica soluzione possibile è presentare la domanda di rinnovo.

Reddito di cittadinanza: con l’addio al governo Draghi futuro incerto

Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) qualche giorno fa ha annunciato la sua intenzione di abolire il reddito di cittadinanza così da utilizzare le risorse per tagliare il cuneo fiscale, aumentando dunque lo stipendio netto dei lavoratori italiani.

Dello stesso avviso Matteo Salvini, il quale ha dichiarato che il reddito di cittadinanza non ha funzionato come sperava (ricordiamo che la Lega era nel governo che lo ha introdotto) e che per questo motivo è meglio abolirlo per destinare le risorse agli imprenditori, così da permettere loro di assumere un maggior numero di persone.

E ancora: Matteo Renzi (Italia Viva) ha annunciato di volere un referendum per eliminarlo, mentre Carlo Calenda (Azione) lo ha definito “una iattura”. È ovvio, quindi, che il destino del reddito di cittadinanza dipenderà dagli equilibri che emergeranno dalle prossime elezioni: il Movimento 5 stelle spera in una conferma, magari con una coalizione con il Partito democratico, ma al momento i sondaggi politici non sorridono.

E senza il M5s al governo, che specialmente in questi ultimi mesi ha fatto da scudo a qualsiasi ipotesi di trasformazione del reddito di cittadinanza, non è da escludere che così com’è stato introdotto possa essere eliminato.

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