Reddito di cittadinanza pagato questa settimana: al via il terzo periodo di fruizione

Simone Micocci

15 Giugno 2022 - 11:58

Reddito di cittadinanza in arrivo tra oggi, mercoledì 15 giugno, e sabato 18 giugno: ecco per chi e cosa cambia con l’inizio del terzo periodo di fruizione.

Reddito di cittadinanza pagato questa settimana: al via il terzo periodo di fruizione

Per diverse famiglie ha inizio questa settimana il terzo periodo di fruizione del reddito di cittadinanza. Ci riferiamo a coloro che hanno già presentato domanda di rinnovo dopo la scadenza delle seconde diciotto mensilità, i quali nei prossimi giorni torneranno a godere del beneficio per una durata, salvo il venir meno dei requisiti previsti dalla normativa, di altri diciotto mesi.

Come da prassi, infatti, dopo il 15 di ogni mese viene pagato il reddito di cittadinanza per coloro che hanno presentato domanda nel mese precedente, e ciò vale anche per chi ha effettuato la richiesta di rinnovo della prestazione.

Ancora qualche giorno di pazienza, dunque, e si verrà contattati da Poste italiane per la consegna della nuova carta del reddito di cittadinanza, sulla quale dovrebbero esserci già i soldi relativi alla mensilità corrente.

Reddito di cittadinanza pagato questa settimana: ecco per chi

In questi mesi abbiamo imparato a conoscere le tempistiche di pagamento per il reddito di cittadinanza. Nel dettaglio, l’arrivo della prima mensilità coincide solitamente con la prima settimana della seconda metà del mese, quindi già dopo il 15, mentre per le successive bisogna aspettare la fine del mese, intorno al 27.

Ciò significa che il reddito di cittadinanza viene pagato tra oggi e sabato 18 giugno per coloro che entro il 31 maggio 2022 hanno presentato:

  • la prima richiesta di reddito di cittadinanza;
  • la richiesta di rinnovo dopo le prime diciotto mensilità;
  • la richiesta di rinnovo dopo le seconde diciotto mensilità.

Per questi è in arrivo una nuova carta Rdc, con tanto di accredito delle somme riferite al mese corrente. A partire dal mese prossimo, poi, dovranno attendere il 27 del mese per l’arrivo della ricarica.

Come da prassi, invece, il 27 giugno 2022 è in arrivo il reddito di cittadinanza per coloro che lo percepiscono da almeno una mensilità.

Reddito di cittadinanza, al via il terzo periodo di fruizione: cosa significa

Ad aprile 2022 per molte famiglie è scattata la fine del secondo periodo di fruizione del reddito di cittadinanza. Ci riferiamo a quei beneficiari della prima ora, a coloro che hanno effettuato la richiesta del reddito di cittadinanza appena possibile (quindi a marzo 2019) e lo hanno goduto senza interruzioni (al netto del mese di sospensione previsto al termine del primo periodo di fruizione) per un totale di 36 mensilità.

Per queste famiglie, infatti, quella di aprile 2022 è stata l’ultima mensilità del secondo periodo di fruizione. Dopodiché è scattata la decadenza del reddito di cittadinanza, con la possibilità d’inviare una richiesta di rinnovo (utilizzando la stessa procedura prevista per la prima domanda) nel mese successivo.

Per chi ha rispettato tutte le scadenze, effettuando il rinnovo entro la fine del mese scorso, il terzo periodo di fruizione ha quindi inizio a giugno 2022, con la nuova ricarica, la prima di altre diciotto, che come visto sopra ci sarà già nei prossimi giorni.

Ovviamente per godere di tutte le diciotto mensilità (con la nuova scadenza che quindi sarebbe fissata a novembre 2023) bisognerà continuare a soddisfarne i requisiti, altrimenti scatterà la decadenza anticipata della misura.

Ricordiamo che nel passaggio tra secondo e terzo periodo di fruizione del reddito di cittadinanza non ci sono differenze. Restano valide, dunque, le regole già modificate con l’entrata nel secondo periodo, come ad esempio l’obbligo di dover accettare la prima offerta di lavoro congrua indipendentemente da dove arriva.

Per chi prende il reddito di cittadinanza da più di diciotto mesi, infatti, l’offerta di lavoro si considera congrua anche nel caso in cui dovesse arrivare da un’altra parte d’Italia. C’è solo un limite per i nuclei familiari con minori o disabili a carico, per i quali l’offerta di lavoro deve arrivare da un massimo di 250 chilometri dalla residenza.

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