Reddito di Cittadinanza: importo più basso a settembre, c’è preoccupazione tra i beneficiari (per molti dei quali questo sarà l’ultimo mese di erogazione).
AGGIORNAMENTO: l’INPS ha annunciato che i tagli di queste ore sono stati frutto di un errore causato dal fatto che il sistema con cui vengono applicate le sanzioni per le somme del RdC non spese va ancora sistemato.
Per questo motivo nel mese corrente l’importo del Reddito di Cittadinanza sarà pagato per intero.
Reddito di Cittadinanza: c’è molto fermento in queste ore per il pagamento della mensilità di settembre, in quanto sembra che questo mese molti beneficiari abbiano subito un taglio dell’importo.
Al via le operazioni per il pagamento della mensilità di settembre del Reddito di Cittadinanza. Un appuntamento che per molti beneficiari sarà l’ultimo: questo mese, infatti, scatta l’accredito della 18ª mensilità per coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza da aprile 2019 e di conseguenza è in programma la decadenza del beneficio subito dopo aver ricevuto la ricarica di questo mese.
A tal proposito, in queste ore l’INPS ha iniziato le lavorazioni per il mese di settembre.
Ricordiamo, infatti, che ogni mese l’Istituto accerta che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza soddisfino ancora i requisiti indicati dalla normativa, ossia facendo un incrocio tra i dati in proprio possesso. Nel dettaglio, l’INPS valuta se nel frattempo il nucleo familiare ha presentato un nuovo ISEE (ad esempio a causa di una variazione nel numero di componenti) oppure se ha comunicato una variazione del reddito consegnando il modulo RdC-Com Esteso. Altre informazioni che vengono prese in esame sono quelle ricevute dai Centri per l’Impiego: ricordiamo, infatti, che chi non si presenta alla prima convocazione per il Patto di Lavoro perde una mensilità del Reddito di Cittadinanza e che è compito dell’INPS effettuare il taglio.
E da questo mese tra le operazioni di competenza dell’Istituto c’è anche quella di verificare che il Reddito di Cittadinanza accreditato negli scorsi mesi sia stato speso tutto, pena la decurtazione di quanto “risparmiato” (taglio che in ogni caso non può superare il 20% della somma accreditata).
Una volta aver effettuato tutte queste valutazioni, l’INPS invia le disposizioni di pagamento a Poste Italiane, la quale procede con le ricariche. Ebbene, in queste ore l’INPS sta completando le lavorazioni per tutti i beneficiari e non appena questa procedura sarà completata ci sarà l’invio delle disposizioni con Poste Italiane che potrà procedere con l’accredito.
Ma c’è una notizia che scuote i beneficiari del Reddito di Cittadinanza: secondo le testimonianze di molti percettori, infatti, questo mese l’importo del sostegno è stato tagliato di diverse decine di euro e in alcuni casi la riduzione è persino a tre cifre.
Reddito di Cittadinanza: a settembre taglio dell’importo per molti beneficiari
Anche se il Reddito di Cittadinanza non è stato ancora pagato (e probabilmente non lo sarà prima della prossima settimana) è già possibile verificare l’importo che sarà accreditato questo mese sulla carta acquisti.
Basta andare nella propria area personale INPS e consultare lo stato dei pagamenti; qui vi verrà data informazione del completamento delle dovute verifiche da parte dell’INPS con il relativo importo del sostegno. Ed è proprio quanto hanno fatto molti beneficiari del Reddito di Cittadinanza i quali questa mattina hanno avuto una brutta sorpresa a riguardo.
Non c’è solo il fatto che per molti questo sarà l’ultimo mese di accredito a destare preoccupazione: come raccontato dalla maggior parte dei percettori - i quali si sono riversati sui social network per manifestare il proprio malcontento per quanto sta succedendo - il Reddito di Cittadinanza di questo mese è più basso rispetto al solito, con un taglio che in alcune occasioni supera anche i 100 euro.
Solitamente il motivo per cui il Reddito di Cittadinanza è stato tagliato viene reso noto ed effettivamente molti beneficiari spiegano che per loro è scattata la “sanzione per mancata completa fruizione della misura”.
Ricordiamo, infatti, che da questo mese è operativa la sanzione per coloro che non spendono interamente il beneficio nel corso del mese successivo all’accredito. Nel dettaglio, dal confronto tra saldo disponibile sulla carta e il valore del beneficio mensile effettivamente erogato ne deve risultare un saldo pari a zero: se invece questo è superiore, allora la differenza è integralmente sottratta dal beneficio erogato nel mese successivo, nel limite massimo del 20% dell’importo mensile solitamente accreditato.
Quindi, per coloro che dal confronto tra quanto accreditato a luglio e non speso entro la fine di agosto sia stato accertato un saldo positivo, e quindi una “rimanenza” del Reddito di Cittadinanza, è scattato il taglio dell’importo del beneficio nella mensilità accreditata a settembre.
Ma attenzione: questo è solo uno dei motivi possibili del taglio del Reddito di Cittadinanza di settembre. E in tal caso la riduzione sarà indicata con l’apposita dicitura “sanzione per mancata completa fruizione della misura”.
Non è detto che sia questo, infatti, il motivo del taglio da voi subito. Come detto in precedenza ogni mese l’INPS effettua un ricalcolo tenendo conto di eventuali redditi percepiti nei mesi scorsi e questa operazione potrebbe anche aver comportato una riduzione del beneficio.
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