Reddito di cittadinanza addio? Ci sono le misure regionali

Giorgia Bonamoneta

28 Maggio 2023 - 23:53

Addio al Reddito di Cittadinanza, ma non in alcune Regioni. Ecco dove ci saranno delle misure alternative regionali.

Reddito di cittadinanza addio? Ci sono le misure regionali

Mancano ormai pochi mesi all’addio della misura in sostegno della povertà. Non tutti però sembrano pronti a dire addio al Reddito di Cittadinanza e alcune Regioni si stanno muovendo in autonomia per garantire il proseguimento dello strumento di sostegno. Le Regioni che si sono dette contrarie sono diverse e hanno condannato l’operazione del governo Meloni come una guerra i poveri e per questo hanno reagito in maniera autonoma. Se è vero che il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito dall’Assegno di inclusione e il supporto per la formazione il lavoro, molti nuclei familiari e soggetti oggi beneficiari rischiano di rimanere comunque esclusi dai nuovi strumenti.

A questo proposito hanno affrontato la questione del Reddito di Cittadinanza la Regione Toscana, la Regione Campania, la Regione Puglia il Comune di Roma. Ecco quali sono le misure regionali che entreranno in sostituzione del Reddito di Cittadinanza per non lasciare i cittadini, esclusi da altre forme di sostegno, senza uno strumento per difendersi dal rischio di povertà.

Regioni contro l’addio al Rdc: quali sono e come funziona

Al posto del Reddito di Cittadinanza è stato istituito l’Assegno di inclusione e diversi strumenti di supporto per la formazione e il lavoro. Questi sistemi però escludono nuclei famigliari e singoli beneficiari che non rispettano i requisiti richiesti, molto più stringenti del passato. Proprio per questo alcune Regioni hanno deciso di agire in autonomia e supportare gli ex percettori con una misura destinata a sopperire le difficoltà di chi non ha più accesso al sostegno.

Una decisione simile è stata per esempio presa dalla Regione Toscana, che attraverso la voce dell’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli ha spiegato che “è inutile fare la guerra ai poveri invece che alla povertà”. La Regione ha quindi presentato delle misure, che si spera vengono accolte dice l’assessora, per non tagliare fuori circa 3.800 persone da luglio e 26 mila dal 2024 (secondo le stime Irpet) da sostegni sostitutivi al reddito di cittadinanza.

Anche la regione Puglia, così come Campania ed Emilia Romagna, ha presentato la proposta di una formula alternativa al Reddito di Cittadinanza.

Misure alternative contro la povertà a Roma: cosa è stato deciso

Anche il Comune di Roma ha trovato il modo di non lasciare senza sostegni le migliaia di persone che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. La giunta capitolina ha approvato tre bandi, per un finanziamento di 240.000 euro per il periodo di maggio-dicembre 2023, da destinare a chi percepiva il Reddito di Cittadinanza.

Sono tre affidamenti diretti a tre cooperative che hanno come obiettivo quello di assistere i nuclei che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. I tre progetti si chiamano “OrientaMente”, “Ti aiuto io” e “Costruire percorsi” e tramite il loro lavoro, anche se non sono ancora state specificate le modalità, saranno di sostegno a chi perderà il Reddito di Cittadinanza. La decisione non è vista bene da tutti i cittadini, che criticano la decisione di spendere fondi con queste modalità. La decisione inoltre sembra essere retroattiva, infatti il periodo di attivazione è maggio 2023 e fino a dicembre 2023, anche se il RdC dovrebbe essere perso da molti nuclei da agosto 2023.

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