Reddito di cittadinanza, tutto quello che c’è da sapere sulle nuove sanzioni

Giorgia Bonamoneta

15 Aprile 2023 - 17:59

Con l’introduzione del nuovo Reddito di cittadinanza cambiano e si fanno più dure anche le sanzioni previste per furbetti e assenteisti. Ecco cosa c’è da sapere.

Reddito di cittadinanza, tutto quello che c’è da sapere sulle nuove sanzioni

Il nuovo Reddito di cittadinanza - anche se ormai non è più definibile come tale - prevederà una stretta dura alle frodi. La lotta ai “furbetti” del Rdc è, fin da subito, diventata motivo di scontri e impegni politici. Il nuovo governo Meloni, appena insediato, ha dichiarato non solo la fine della misura, modellandone sui resti una versione del tutto nuova, ma ha anche promesso una stretta, aumentando di conseguenza i controlli.

Il primo passo sarà proprio questo: la aumento dei controlli attraverso la mobilitazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Inps e il Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro. Il lavoro congiunto permetterà di accedere a tutte le informazioni sui beneficiari del Reddito di cittadinanza e alzare il livello dei controlli su questi.

In merito ai “furbetti” è bene sapere che sono state pensate nuove sanzioni penali specifiche, che vanno dalla dichiarazioni di documenti falsi per l’ottenimento del sussidio contro la povertà, a sanzioni contro chi lavora in nero anche se percepisce l’assegno.

Sanzioni contro i furbetti: la stretta

Non solo sospensione del Reddito di cittadinanza, ma sanzioni pesanti, fino a sanzioni penali per i cosiddetti “furbetti”. Tra questi rientrano i tentativi di falsificazione dei documenti o il rilascio di informazioni false necessarie per ottenere i sussidi. Chiunque presenti documenti contraffatti rischia infatti la reclusione da 2 a 6 anni.

Invece chi non comunica all’Inps le variazioni del reddito o del patrimonio perché percepiti da attività irregolari rischia la reclusione da 1 a 3 anni. Chi viene condannato ad almeno 1 anno di reclusione perderà di conseguenza il sussidio e non solo; infatti il percettore dovrà anche restituire l’ammontare della cifra percepita fino al momento della condanna.

Oltre alle pesanti sanzioni penali, le nuove norme sul riformato Reddito di cittadinanza prevedono anche una serie di obblighi a carico dei percettori che, se non rispettati, fanno cessare immediatamente l’erogazione dell’assegno. 

Nuove sanzioni per il Reddito di cittadinanza: attenzione alle regole

Sono in arrivo nuove sanzioni per i percettori del Reddito di cittadinanza che, oltre al sussidio mensile, hanno un lavoro in nero e non solo. Le nuove sanzioni fanno riferimento anche a chi produce documenti falsi per ottenere il Rdc o le misure create dalla sua ristrutturazione. Si fanno più strette anche le regole per la sospensione o la cancellazione del sussidio in caso di non adempimento degli obblighi per il mantenimento del Rdc. Tra le altre cause di decadenza ci sono, poi, il mancato aggiornamento dell’Isee e della composizione del nucleo familiare.

È il caso, per esempio, degli obblighi di mantenimento che prevedono un appuntamento per la ricerca di un lavoro. Se dovesse accadere, l’assegno verrà sospeso a tutta la famiglia. Anche il rifiuto di un “patto per il lavoro” - non importa se l’offerta non è congrua al curriculum - comporta la sospensione del sussidio, così come la non partecipazione alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione previste per il reinserimento lavorativo.

Insomma, regole più rigide e pene severe per chi non le segue. Sono queste le basi per la ristrutturazione del Reddito di cittadinanza.

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