Superati i 200mila casi, ecco le regioni che passano in zona gialla e arancione dal 10 gennaio

Emiliana Costa

07/01/2022

Impennata di contagi da Covid-19, ieri sono stati superati i 200mila casi. Il dato più alto dall’inizio della pandemia. Ecco le regioni che passano in zona gialla e arancione da lunedì 10 gennaio.

Superati i 200mila casi, ecco le regioni che passano in zona gialla e arancione dal 10 gennaio

In Italia il virus continua a correre spinto dalla variante Omicron. Nel bollettino di ieri sono stati superati i 200mila casi (219.441 i nuovi contagi registrati) a fronte di 1.138.310 tamponi. Si tratta del dato più alto dall’inizio della pandemia. Come riporta il ministero della Salute, le vittime sono state 198. L’incidenza è raddoppiata a 1669 da 783.

E se il governo corre ai ripari con il nuovo decreto anti Covid (che prevede l’obbligo vaccinale per gli over 50 e l’estensione del green pass), da lunedì 10 gennaio le regioni tornano a cambiare colore. Al momento le regioni in zona gialla sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano, Marche, Lazio, Calabria e Sicilia. Ma cosa cambierà la prossima settimana? Entriamo nel dettaglio.

Le regioni in zona gialla dal 10 gennaio

Dal 10 gennaio quasi tutta Italia sarà in zona gialla. Sono solo 6 le regioni che resteranno in zona bianca: Molise, Puglia, Sardegna, Basilicata, Umbria e Campania (le ultime due a forte rischio giallo dal 17 gennaio). La decisione ufficiale sarà presa oggi, venerdì 7 gennaio, dalla cabina di regia dopo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

Ma stando ai dati, l’impennata di contagi da Covid-19 e la crescita dei ricoveri determinano il passaggio in zona gialla di altre quattro regioni: Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta. I parametri per il passaggio in zona gialla sono il 15% dei reparti ordinari occupati, il 10% delle terapie intensive e un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti.

La Valle d’Aosta ha il 15% delle terapie intensive occupate e per quanto riguarda i reparti ordinari, ha già un dato da zona rossa: 42% di posti letto occupati (il limite per il passaggio in zona rossa è 40).

In Emilia Romagna, il tasso di occupazione dei posti letto in area critica è del 16% e in area medica del 19%. In Toscana, la terapia intensiva è al 17%, i reparti ordinari al 18%. Per quanto riguarda l’Abruzzo, l’area critica è al 13% e l’area medica al 19%.

Queste 4 regioni si andranno ad affiancare alle nove regioni e due province autonome già in giallo (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano, Marche, Lazio, Calabria e Sicilia).

Le regioni che passano in zona arancione

I parametri per il passaggio in zona arancione sono il 20% delle terapie intensive occupate e il 30% dei reparti ordinari. Finora era stato dato per certo il passaggio in zona arancione della Liguria. Invece la regione presieduta da Giovanni Toti avrebbe scampato il cambio di colore per un pelo. Al momento, il tasso di occupazione della terapia intensiva è del 19,5% (il limite per il passaggio in arancione è 20%), mentre i reparti ordinari hanno già superato la soglia d’allerta attestandosi al 34%. Il passaggio in zona arancione potrebbe avvenire, dunque, lunedì 17 gennaio.

Nelle prossime settimane potrebbero passare in zona arancione anche altre regioni al momento in fascia gialla: Calabria (già oltre il limite dell’arancione in area medica), Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Trento e Piemonte.

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