Impennata di contagi, da lunedì 3 gennaio nuovi cambi di colore. Ecco le regioni che passano in zona gialla, arancione e rossa.
In Italia i contagi non si arrestano, spinti dalla variante Omicron e dall’aumento dei contatti sociali avvenuti nei giorni di festa. Nel bollettino di oggi, 28 dicembre, sono 78.313 i nuovi casi di Covid individuati nelle ultime 24 ore. Ieri i casi erano stati 30.810. Le vittime sono 202. Boom di tamponi molecolari e antigenici, sono 1.034.677 secondo i dati del ministero della Salute.
Subito dopo Capodanno, mezza Italia potrebbe essere in zona gialla. Con alcune regioni in bilico con l’arancione. E scatta anche un’allerta zona rossa. Ma entriamo nel dettaglio.
Cosa succede da lunedì 3 gennaio 2022
Da lunedì 3 gennaio, Lazio e Piemonte rischiano di entrare in zona gialla. La decisione verrà presa venerdì dopo la cabina di regia, sulla base della percentuale dei ricoveri ospedalieri da Covid sul totale dei posti disponibili.
Al momento, nel Lazio il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è del 14%, mentre quello dei reparti ordinari è del 16%. In entrambi i casi è stata superata la soglia d’allerta per l’ingresso in zona gialla (10% terapie intensive e 15% reparti ordinari). In Piemonte, le terapie intensive sono al 14% e l’area medica al 18%.
In bilico per il passaggio in zona gialla anche la Lombardia e la Sicilia. La regione presieduta da Attilio Fontana ha il 12% dei posti in terapia intensiva occupati e il 15% nei reparti ordinari. Per quanto riguarda la Sicilia, siamo al 9% per la rianimazione e al 18% per l’area non critica.
Le quattro regioni andrebbero a unirsi alle 7 già in giallo: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento.
In realtà, il passaggio è simbolico dal momento che in zona gialla l’unica restrizione in più è l’obbligo di mascherine all’aperto. Già introdotto in tutta Italia con il nuovo decreto festività.
Le regioni a rischio zona arancione
Tra le regioni già in giallo a rischio zona arancione ci sono la Liguria e la Calabria. La zona arancione scatta con il superamento del 20% dei posti in terapia intensiva e il 30% in area medica.
Al momento, in Liguria il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva è del 18% e del 28% in area medica. A rischio anche la Calabria, con il 28% dei reparti ordinari occupati e il 13% dell’area critica.
Boom di contagi, allerta zona rossa
Al momento nessuna regione dovrebbe passare in zona rossa. Ma l’impennata di contagi, spinta anche dalla variante Omicron, preoccupa il governo. È il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a lanciare l’allarme nel corso di un’intervista a Fanpage: «Al momento non è previsto un lockdown, ma resta l’impianto dei colori. Se in alcune regioni i contagi dovessero superare le soglie d’allerta, si passerà in zona rossa».
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