Ecco le regioni che da lunedì 6 dicembre sono in zona gialla. Nello stesso giorno, entra in vigore il super green pass con le conseguenti limitazioni per i no vax. Entriamo nel dettaglio.
La provincia autonoma di Bolzano da lunedì 6 dicembre sarà in zona gialla. Ad annunciarlo l’assessore alla Sanità Thomas Widmann, affermando che ormai tutti i parametri indicano questa direzione.
L’Alto Adige è la seconda zona italiana a passare in zona gialla. Ieri, 29 novembre, il passaggio del Friuli Venezia Giulia con l’esordio del super green pass.
Bolzano in zona gialla da lunedì 6 dicembre
Da lunedì 6 dicembre la provincia autonoma di Bolzano entra in zona gialla. Il cambio di colore era nell’aria. Da giorni, infatti, l’Alto Adige aveva superato le soglie d’allerta. Negli ospedali dell’Alto Adige il tasso dei posti letto occupati nei reparti ordinari è al 19% (oltre la soglia del 15%), mentre le terapie intensive sono al 12% (oltre la soglia del 10%).
L’assessore alla Sanità Widmann ha sottolineato che Bolzano nei giorni scorsi aveva già anticipato le misure da zona gialla, come l’obbligo di mascherina all’aperto e di Ffp2 sui mezzi pubblici. «Per questo motivo - ha detto - agli altoatesini cambierà poco».
Lo stesso giorno, in tutta Italia entrerà in vigore il super green pass. Widmann ha fatto notare come negli ultimi giorni si è iniziato a registrare un forte afflusso presso gli hub vaccinali, soprattutto per i booster. L’assessore ha poi ricordato che a metà dicembre ci sarà «un’offensiva vaccinale».
Friuli Venezia Giulia in zona gialla
Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana a essere entrata in zona gialla. Da ieri, sono tornate le mascherine all’aperto ed è entrato in vigore (in anticipo di una settimana rispetto al resto del paese) il decreto super green pass. Con le conseguenti limitazioni per i no vax.
Il presidente della regione Massimiliano Fedriga si è detto soddisfatto di come è stato gestito il passaggio di colore: «Mi sembra che la situazione sia stata ben gestita, ovviamente qualche disagio c’è stato, ma assolutamente assorbito e assorbibile. Quindi sono contento per come è iniziata, sapendo che quando si prendono decisioni di emergenza all’interno di una pandemia qualche problema può esserci. Bisogna correggerlo e nel caso spiegare con chiarezza quali sono le regole condivise».
E conclude: «I dati del Friuli Venezia Giulia confermano che non siamo in un periodo di discesa del contagio, ma non siamo più in un periodo di crescita esponenziale e questo ci fa ben sperare per le prossime settimane. Certezze il virus non ce le dà, possiamo solo ipotizzare delle previsioni rispetto a quanto abbiamo visto e stiamo vedendo».
Le altre regioni a rischio zona gialla
Tra le regioni «sorvegliate speciali», ci sono la Lombardia e il Lazio. Entrambe potrebbero passare in giallo prima di Natale. Al momento in Lombardia, i pazienti Covid ricoverati in reparti ordinari sono 789 (il 12% dei 6.571 posti disponibili). La soglia gialla fissata al 15% si raggiunge dunque con 985 letti occupati. E secondo gli esperti è probabile che questo accada entro 14 giorni.
Per quanto riguarda il Lazio, è stata raggiunta la soglia del 10% dei letti occupati in terapia intensiva. Mentre il tasso dei reparti ordinari è all’11%.
Il bollettino di oggi martedì 30 novembre
Oggi, martedì 30 novembre, sono 12.764 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore. Lo riportano i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 7.975, ma sul dato influiva il week end. Le vittime sono 89, in aumento rispetto a ieri (65). In Italia gli attualmente positivi al Covid sono 194.270, 4.627 in più rispetto a ieri.
Dall’inizio della pandemia ad oggi i casi totali registrati sono 5.028.547, le vittime 133.828. I dimessi e i guariti sono 4.700.449, con un incremento di 8.041 nelle ultime 24 ore.
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