La Brexit? Finora ha provocato un deflusso di 800 miliardi di sterline

Luca Fiore

07/01/2019

800 miliardi di sterline hanno già attraversato la manica in direzione Europa. A dirlo è la società di consulenza EY. Tra le mete più gettonate, spicca Dublino.

La Brexit? Finora ha provocato un deflusso di 800 miliardi di sterline

Da metà 2016, quando tramite referendum è stata decretata l’uscita di Londra dall’Unione europea, le società finanziarie hanno spostato in Europa attività, personale e fondi dei clienti per 800 miliardi di sterline.

A calcolare il totale, pari a circa 890 miliardi di euro o oltre mille miliardi di dollari, è stata la società di consulenza EY. Lo studio è stato realizzato prendendo in considerazione 222 tra le maggiori società di servizi finanziari.

La causa principale dell’esodo è da ricondurre alla necessità di limitare l’incertezza che circonda il processo di uscita dal blocco continentale.

Società si devono preparare al no-deal

“Nelle attuali condizioni, e sulla base delle aspettative normative, le società di servizi finanziari non hanno scelta: devono continuare a prepararsi in vista di uno scenario ‘no-deal’ ”, ha detto Omar Ali, responsabile dei servizi finanziari del Regno Unito in EY.

Gli 800 miliardi complessivi, rileva EY, rappresentano una stima per difetto perché, tra le aziende presenti nel panel, non tutte hanno reso pubblici i dati relativi gli asset trasferiti e, inoltre, i deflussi sono destinati a crescere con l’approssimarsi del D-Day del 29 marzo.

In 7 mila faranno la valigia?

Se ufficialmente il personale basato in Europa dovrebbe crescere di 2 mila unità, lo studio stima che il dato potrebbe salire fino a 7 mila persone che, causa Brexit, si troveranno a lavorare sull’altra sponda della Manica.

La Bank of England ha stimato che prima dell’uscita ufficiale saranno 4 mila le persone che dovranno abbandonare la City.

““Più ci avviciniamo al 29 marzo senza un accordo, maggiori sono gli asset che saranno trasferiti”, ha detto Ali. ”

C’è poi un altro aspetto da considerare: “mentre per alcuni ruoli non ci sono dubbi che il personale sarà trasferito dal Regno Unito, diverse società stanno spostando solo le figure realmente essenziali e assumendo localmente per evitare i costi di riallocazione”.

Tra le destinazioni più gettonate, troviamo Dublino, Lussemburgo, Francoforte e Parigi: la città irlandese sarà scelta in un caso su tre (27%, +6% rispetto al trimestre precedente).

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