Secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, non è detto che il governo introduca nuove restrizioni per Natale e Capodanno: vediamo in quale caso potrebbe saltare la stretta nazionale.
Le nuove restrizioni sembrano cosa certa. La stretta sul Natale e le festività dovrebbe essere annunciata dopo la cabina di regia di Palazzo Chigi del 23 dicembre. Eppure c’è anche chi crede che non sia necessario introdurre nuove restrizioni per i giorni di Capodanno e per il gennaio del 2022.
L’idea che vengano messe in campo misure più stringenti è meno scontata di quel che sembra. Ne è convinto, di certo, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Ma non solo. Perché il timore legato alla variante Omicron non infrange del tutto l’ottimismo sulla situazione italiana che viene confermato da alcuni elementi.
Secondo Sileri, in particolare, i numeri attuali non porterebbero a nuove chiusure. Ma ovviamente andrà valutato l’impatto dei nuovi contagi e della variante Omicron. E dall’altra parte c’è anche la possibilità che presto venga raggiunto il picco di contagi, almeno in alcune regioni, come sostiene Matteo Bassetti.
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Perché non sono certe le nuove restrizioni
Secondo Sileri con i dati di oggi sui contagi e i ricoveri non servirebbero altre restrizioni. Se giovedì 23 dicembre dovessero essere confermati questi numeri “non ci sarebbe bisogno di ulteriori restrizioni”, afferma il sottosegretario parlando a Rtl 102.5.
Però non è da escludere che la situazione cambi: “Se dovessimo invece avere un aumento mostruoso dei contagi a questo punto dovremmo valutare il numero dei ricoveri, i posti letto che vengono occupati”. Sileri comunque si dice abbastanza tranquillo pur sapendo che l’Omicron potrebbe portare a nuove regole: “È una variante che creerà sicuramente dei problemi e seguire qualche misura in più è sicuramente molto meglio di una chiusura”.
Altro tema affrontato è quello dei tamponi per i vaccinati prima delle feste e di alcuni eventi affollati: il sottosegretario sottolinea che un maggiore utilizzo dei test riduce la circolazione del virus ma precisa anche che prima di mettere in campo misure di questo tipo bisogna vedere cosa succederà con Omicron.
Per le feste, intanto, la raccomandazione è quella di evitare feste e cene con persone non vaccinate. E se lui fosse invitato da un no vax, spiega, “diserterei l’appuntamento, a casa mia non entrano. A casa con una famiglia e una zia anziana assolutamente no. Il cenone è meglio farlo tra vaccinati”.
Il picco dei contagi è vicino?
C’è un’altra previsione che fa ben sperare ed è quella di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova. Ad Agorà, su Rai 3, Bassetti si augura che l’Italia possa essere molto vicina al picco dell’ondata di contagi.
Bassetti spiega che alcune regioni hanno già raggiunto il picco dei contagi di questa ondata: “Parlo del Friuli-Venezia Giulia che sta vedendo una riduzione non solo dei contagi ma anche delle ospedalizzazioni e dei ricoveri in terapia intensiva. E altre Regioni o lo hanno raggiunto o lo raggiungeranno a breve”. D’altronde l’andamento delle ondate è sempre la stessa: “Una salita, un picco e una discesa”, conclude.
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