La riforma fiscale è l’architrave della politica di bilancio, e come tale va studiata e messa in atto da tecnici esperti di sistema tributario: queste le parole di Draghi durante il suo discorso al Senato del 17 febbraio 2021 per chiedere la fiducia.
Riforma fiscale, il Presidente Draghi oggi 17 febbraio 2021 è stato al Senato per chiedere la fiducia.
Nel suo discorso, l’ex presidente della BCE ha parlato delle priorità del nuovo Esecutivo, dell’agenda da seguire e della necessità impellente che c’è di riformare sia il Fisco, definito “l’architrave della politica di bilancio”, che la Pubblica Amministrazione.
Non è la prima volta che in Italia si prova a cambiare l’impostazione del sistema tributario, ma finora, ha sottolineato Draghi, gli effetti dei precedenti tentativi sono stati limitati per mancanza di visione da un lato e perché non sono stati affidati a tecnici esperti in materia.
Riforma fiscale, Draghi al Senato: «è l’architrave della politica di bilancio»
La riforma fiscale entra quasi con prepotenza tra le priorità del Governo Draghi: in attesa della fiducia al Senato e alla Camera, dopo il discorso del 17 febbraio abbiamo qualche informazione in più sull’agenda del nuovo Esecutivo.
Dal punto di vista fiscale, l’intenzione è quella di intervenire con forza sull’Irpef per “semplificare e razionalizzare il prelievo”. Due i modi per farlo:
- la riduzione del carico fiscale;
- preservando la progressività dell’imposta.
Funzionale rispetto al conseguimento di questi obiettivi è continuare con l’azione di contrasto all’evasione fiscale.
Il Fisco, ha continuato Draghi nel suo intervento al Senato, è l’architrave della politica di bilancio e come tale una riforma va studiata al dettaglio: il sistema tributario è un meccanismo complesso in cui “le cui parti si legano una all’altra, non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta”.
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Riforma fiscale, Draghi al Senato: e il regime forfettario?
Durante il suo discorso al Senato, Mario Draghi non è sceso nei dettagli rispetto agli interventi pratici che hanno intenzione di porre in essere rispetto alla riforma fiscale.
Dall’altro lato, se tra gli obiettivi esposti dal Presidente Draghi c’è la necessità di rendere l’Irpef più progressiva, è chiaro che ci saranno delle modifiche -a dir poco- al regime forfettario.
I partiti, dopo le consultazioni degli scorsi giorni con Draghi, riportavano tutti le stesse dichiarazioni: non c’è spazio per la flat tax al 15% per ricavi e compensi fino a 65.000 euro annui.
Non resta che aspettare programmi scritti nero su bianco: seguiranno aggiornamenti.
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