Riforma fiscale in revisione, ecco i correttivi

Patrizia Del Pidio

13 Marzo 2025 - 17:57

In arrivo i correttivi alla riforma fiscale che coinvolgono un po’ tutti i decreti attuativi fino a ora previsti. Vediamo cosa cambia.

Riforma fiscale in revisione, ecco i correttivi

La riforma fiscale va rivista, dal concordato preventivo alla fatturazione elettronica, dalla giustizia tributaria agli adempimenti per le partite Iva. Dopo un anno mezzo di lavoro di attuazione, già si pensa ai correttivi che riguarderanno diversi ambiti. Andiamo a vedere quali.

Reddito dei contribuenti forfettari

Ai fini della determinazione del reddito imponibile dei contribuenti che hanno optato per il regime forfettario si continueranno a utilizzare i codici Ateco 2017 fino a quando l’aggiornamento de codici Ateco 2025non sarà recepito.

E-fatture e sanità

Esonero per le e-fattura in caso di prestazioni sanitarie diverrà permanente. La norma rende permanente il veto ad effettuare fatture elettroniche per chi presta operazioni o cessioni sanitarie nei confronti dei consumatori finali.

Corrispettivi ricariche veicoli elettrici

Le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici dovranno inviare obbligatoriamente i corrispettivi. Si tratta di una norma specifica che prevede non solo l’obbligo di memorizzazione delle operazioni, ma anche la trasmissione telematica dei corrispettivi a livello giornaliero. L’obbligo riguarda gli operatori che fornisce i servizi di ricarica di veicoli elettrici con stazioni che non richiedano al cliente l’identificazione.

Cu Partite Iva

A partire dal 2026 la Certificazione Unica delle partite Iva andrà trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile dell’anno successivo all’anno di imposta a cui sono riferite (fino a quest’anno l’invio era richiesto entro il 31 marzo).

Dati tessere sanitarie con invio annuale

I dati delle spese sanitarie al sistema Tessera Sanitaria che permette la predisposizione della dichiarazione precompilata dovranno essere inviati con cadenza annuale (non più semestrale). Il termine per effettuare l’adempimento sarà stabilito da apposito decreto del Mef.

Concordato preventivo, novità per i forfettari e cause di esclusione

Per il 2024 i contribuenti forfettari hanno potuto aderire al concordato preventivo biennale per una sola annualità e in via sperimentale. La possibilità non sarà prorogata dopo il primo anno a causa delle istanze pervenute e del numero di adesione di tali soggetti all’accordo con il Fisco che sono stati in numero esiguo.

Dal 1° gennaio 2025, pertanto, il concordato preventivo biennale non potrà più essere utilizzato dai contribuenti forfettari.
Si prevede, inoltre, un aumento dell’imposta sostitutiva per chi aderisce al concordato e presenta una differenza tra reddito concordato ed effettivo superiore a 85.000 euro.
Inoltre, sempre per il concordato preventivo biennale si posticipa il termine di adesione al 30 settembre (anziché entro il 31 luglio).

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