Riforma Mes, cosa farà il governo? Quando Meloni e Salvini tuonavano contro la ratifica

Alessandro Cipolla

08/11/2022

Il ministro Giorgetti ha confermato l’impegno dell’Italia sul Mes sulla scia delle decisioni prese dal governo Draghi: Meloni e Salvini dopo gli attacchi alla riforma dovranno a breve decidere sulla ratifica.

Riforma Mes, cosa farà il governo? Quando Meloni e Salvini tuonavano contro la ratifica

La riforma del Mes assomiglia molto a una di quelle patate bollenti che, in maniera quasi ciclica, puntualmente ritornano creando più di un problema al governo di tutto; dopo tanto temporeggiare, toccherà ora all’esecutivo di centrodestra dare una risposta definitiva anche se il sentore è che si attenderà fino all’ultimo.

Al termine dell’Eurogruppo, il nuovo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti così si è espresso in merito alla riforma del Mes: “Mi attesto sulle posizioni del precedente governo di cui facevo parte: aspettiamo la decisione della Corte costituzionale tedesca e poi decideremo”.

Il Mes è uno strumento finanziario ideato dall’Unione europea per fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell’area euro che si trovano in difficoltà; Bruxelles negli scorsi anni ha messo a punto una riforma del meccanismo, che finora è stata ratificata da tutti i 19 Stati dell’eurozona tranne Italia e Germania.

Berlino infatti sta aspettando che si pronunci a riguardo la Corte costituzionale tedesca, con l’Italia che ha colto la palla al balzo per accodarsi. Il problema però è tutto politico. Come ha spiegato Adnkronos la riforma, negoziata in gran parte dal governo Conte uno con il ministro Giovanni Tria e poi finalizzata dal Conte due con il ministro Roberto Gualtieri, venne attaccata dalla Lega, da Fratelli d’Italia e dal M5S”.

La ratifica è stato un problema anche per la maggioranza dell’esecutivo Draghi, motivo per cui finora non è avvenuta. Anche se il disco verde no vuol dire richiedere il Mes ma solo avallare la sua riforma, il tema indubbiamente potrebbe creare più di un imbarazzo al governo Meloni.

Riforma Mes, cosa farà il governo Meloni?

Incalzato dai giornalisti sulla riforma del Mes, Giancarlo Giorgetti al termine dell’Eurogruppo ha ribadito che la posizione dell’Italia è quella di aspettare la decisione della Corte costituzionale tedesca.

Al giornalista che gli ha fatto notare come l’impegno del governo Draghi comunque era quello di ratificare, il titolare del Mef ha risposto “appunto, esattamente la stessa cosa nel frattempo aspettiamo la decisione della Corte costituzionale tedesca”.

Per molti le parole di Giorgetti sarebbero una sorta di ammissione che, se dovesse arrivare un via libera da parte della Germania, anche il governo Meloni a quel punto andrebbe a ratificare la riforma del Mes.

Per il senatore della Lega Claudio Borghi però si tratterebbe di “fake news” visto che la linea sarebbe sempre quella di aspettare Berlino e poi decidere. Fatto sta che prima o poi il governo dovrà decidere visto che non potrà spedire in eterno la palla in tribuna.

Nel novembre 2019, poco dopo la nascita del secondo governo Conte, Matteo Salvini con un post su Twitter tuonava contro la riforma definendo il Mes “un crimine nei confronti dei lavoratori e dei risparmiatori italiani”.

In contemporanea, parole simili sempre via twitter arrivarono anche da parte di Giorgia Meloni: “Conte ha dato ok a riforma fondo salva Stati (mes) senza coinvolgere il parlamento, che entro dicembre sarà chiamato a ratificare questa nuova eurofollia: una super troika onnipotente. Fdi farà barricate contro ennesimo tradimento verso il popolo”.

Adesso però toccherà proprio a Giorgia Meloni e Matteo Salvini esprimersi in merito a questa “eurofollia”, visto che l’Italia non potrà continuarsi a nascondersi in eterno dietro il paravento della Corte costituzionale tedesca.

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