In quali casi l’Agenzia delle Entrate blocca il rimborso del conguaglio fiscale? Elementi di incoerenza e rimborsi troppo alti prevedono controlli preventivi.
Il rimborso del modello 730/2024 può essere bloccato per i cosiddetti controlli preventivi. Cosa va controllare l’Agenzia delle Entrate e chi potrebbe correre il rischio di vedere la liquidazione del rimborso slittare di diversi mesi?
A chiarire quali sono gli elementi di incoerenza della dichiarazione dei redditi che possono far scattare i controlli preventivi è la stessa Agenzia delle Entrate.
Uno dei motivi che comporta il blocco dell’erogazione dei rimborsi fiscali è la presenza di modifiche al 730 precompilato o il diritto a rimborsi Irpef di importo superiore a 4.000 euro. Vediamo tutti i casi.
Rimborso 730/2024, quando viene bloccato? Cosa controlla l’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate può bloccare l’erogazione dei rimborsi Irpef spettanti dal risultato del modello 730/2024 qualora ci siano degli elementi di incoerenza all’interno della dichiarazione dei redditi. In tale circostanza, tuttavia, il contribuente deve essere informato del blocco del conguaglio.
La modalità attraverso la quale l’Agenzia comunica al contribuente questa situazione varia a seconda che la dichiarazione sia stata presentata direttamente oppure tramite il sostituto d’imposta o con un professionista abilitato:
- nel caso di presentazione diretta, il contribuente riceve un avviso nell’area autenticata del sito dell’Agenzia e un messaggio di posta elettronica;
- se il dichiarativo è stato presentato tramite intermediario, l’Agenzia informa il soggetto che ha effettuato l’assistenza fiscale.
Ma quali sono questi elementi di incoerenza, da cui dipendono i controlli preventivi? I controlli preventivi scattano nelle seguenti situazioni:
- se con le modifiche al 730 precompilato ci sono scostamenti per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento;
- con la presenza di elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni;
- con la presenza di elementi di incoerenza rispetto ai dati indicati nelle certificazioni uniche;
- se il modello 730 risulta a rimborso, ma con un importo superiore a 4.000 euro.
I controlli preventivi scattano anche in caso di elementi di incoerenza presenti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti.
Rimborso 730/2024 bloccato: i controlli delle Entrate anche su Caf e professionisti e tempistiche per le erogazioni
L’Agenzia delle Entrate può effettuare i controlli preventivi sul modello 730/2024 anche quando la dichiarazione dei redditi viene presentata tramite Caf o tramite intermediario abilitato.
Quali sono le tempistiche di riferimento? I controlli (in via automatizzata o mediante verifica della documentazione) possono essere svolti entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione (per il 730 la scadenza, quest’anno, è fissata al 30 settembre). Ciò significa che i rimborsi non vengono effettuati nella retribuzione di competenza successiva al mese di trasmissione della dichiarazione, ma diversi mesi dopo e comunque non oltre sei mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione (o dalla data della trasmissione se successiva al termine).
Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, oppure dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti