Rimborso 730/2025, qual è l’importo massimo che si può avere?

Patrizia Del Pidio

7 Aprile 2025 - 15:31

Quanti soldi al massimo si possono avere dal rimborso del 730/2025? L’importo non è uguale per tutti i contribuenti, vediamo in base a cosa cambia.

Rimborso 730/2025, qual è l’importo massimo che si può avere?

A quando può ammontare al massimo il rimborso del 730/2025?
La stagione della dichiarazione dei redditi sta per iniziare e a fine aprile l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti i modelli precompilati. Si entrerà nel vivo dei rimborsi, però sono dopo maggio, ovvero dopo la data di invio delle dichiarazioni stesse.

Quando si parla di dichiarazione dei redditi, ma in particolar modo di modello 730/2025, quello che maggiormente interessa i cittadini riguarda il rimborso che potrebbe derivare dal conguaglio fiscale (la differenza tra imposte pagate in busta paga o sulla pensione e imposte dovute - scontate dalle detrazioni spettanti).

Il rimborso del 730 spetta quasi sicuramente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati visto che, in questi casi, l’Irpef è versata dal sostituto di imposta e trattenute dalla busta paga mese dopo mese. Alla luce di questo, però, quanti soldi al massimo si possono ottenere dal rimborso fiscale? Andiamo a vedere come funziona il conguaglio fiscale e le detrazioni spettanti.

Come si determina l’importo del rimborso del 730/2025?

Con la presentazione del 730 si permette un calcolo reale dell’Irpef dovuta. Prima si determina il reddito complessivo da cui si sottraggono eventuali deduzioni per ottenere il reddito imponibile. Su quest’ultimo, poi, si applicano le aliquote riferite allo scaglione di reddito e si determina l’imposta lorda. Per arrivare all’imposta netta, che è quella realmente dovuta dal contribuente, si devono sottrarre all’imposta lorda le detrazioni spettanti.

Il soggetto, quindi, prendendo in considerazione tutte le spese detraibili sostenute nell’anno di imposta precedente, le vede sottrarre dall’imposta lorda. Nei casi di dipendenti e pensionati, che versano l’Irpef direttamente in busta paga, mese dopo mese, molto spesso il conguaglio Irpef risulta a credito e determina un rimborso.

Questo accade perché il datore di lavoro applica in busta paga l’Irpef, basandosi sui redditi presunti che il dipendente percepisce nell’anno, effettuando, poi, un conguaglio a dicembre per recuperare l’eventuale Irpef ancora dovuta o per restituire quella eventualmente versa in più. Le detrazioni entrano in gioco solo al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Avendo, però, il dipendente e il pensionato già versato l’imposta dovuta, per forza di cose, le detrazioni si trasformano in un rimborso dell’Irpef versata ma non realmente dovuta.

Qual è il rimborso massimo che si può avere?

Il rimborso massimo ottenibile dal modello 730/2025 non è uguale per tutti, ma varia da persona a persona. Questo perché le detrazioni operano solo fino a capienza fiscale.

Appurato questo, quindi, ogni lavoratore può ottenere un rimborso del 730 che al massimo può essere pari all’imposta dovuta e mai superiore a essa. Come abbiamo detto, si ha diritto a detrazioni finché c’è Irpef da cui sottrarle. Nel momento che le detrazioni raggiungono la somma dell’imposta dovuta, di fatto, non se ne ha più diritto perché si è esaurita la capienza fiscale.

Facciamo un esempio pratico. L’imposta dovuta (e già versata in busta paga) da un lavoratore dipendente è pari a 8,249 euro. Il rimborso massimo ottenibile da questo contribuente è pari proprio a 8.249 euro: se ha detrazioni che gli permettono di arrivare a questa somma l’intera imposta versata gli sarà rimborsa. In nessun caso, però, il rimborso potrà essere superiore a questa somma perché le detrazioni possono essere utilizzate solo fino all’azzeramento dell’Irpef.

Se a dover versare l’Irpef di 8.249 euro è un lavoratore autonomo che non ha ancora versato acconti, il diritto al rimborso non può esserci e la conseguenza dell’applicazione delle detrazioni di concretizza con un azzeramento dell’Irpef dovuta.

Iscriviti a Money.it