Secondo i sindacati non si può approvare il riordino dei Vigili del Fuoco entro i tempi previsti perché il testo presentato dal Ministero dell’Interno è inadeguato. Possibile rinvio?
Dopo le Forze Armate e di Polizia è la volta del riordino delle carriere del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, come stabilito dalla legge 124 del 7 agosto 2015 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
A tal proposito in questi giorni - come annunciato dal Presidente del FNLP (Fronte nazionale del lavoro e della partecipazione) Vigili del Fuoco, Fernando Cordella - i vertici del Viminale hanno presentato lo schema del decreto legislativo e integrativo contenente le novità previste con il riordino. Novità che secondo Cordella non fanno fare un passo avanti ai Vigili del Fuoco, bensì indietro.
Il testo del decreto - che potete scaricare in fondo all’articolo - presenta diverse mancanze: ad esempio, non sono previsti dei titoli di studio specifici per accedere ai ruoli apicali dei Vigili del Fuoco e ciò fa sì che anche i non laureati possano accedere al comparto direttivo.
In questo modo si provoca un arretramento tecnico professionale di tutti i Vigili del Fuoco. Secondo Cordella ciò dimostra che l’amministrazione intende percorrere la strada della conservazione e non quella del cambiamento auspicato dal personale dei Vigili del Fuoco, trascurando i principi della meritocrazia e della giustizia sociale per la “crescita professionale dei VV.FF.”
Così come è stato per le Forze Armate e di Polizia anche per i Vigili del Fuoco non si placano le polemiche riguardo al riordino delle carriere. L’impianto descritto dal decreto appena presentato dal Ministero dell’Interno è assolutamente inadeguato per fare l’interesse dei lavoratori, almeno secondo l’opinione del Presidente di FNLP.
Per questo motivo Fernando Cordella ha fatto appello ai Presidenti di Camera (Roberto Fico) e Senato (Elisabetta Alberti Casellati) affinché i tempi previsti per l’approvazione del riordino dei Vigili del Fuoco (luglio 2018) vengano fatti slittare, così da avere il tempo necessario per elaborare un documento che sia “all’insegna del cambiamento e valorizzi il merito nella pubblica amministrazione”.
Cosa prevede il riordino delle carriere dei Vigili del Fuoco?
Quindi l’approvazione del riordino delle carriere dei VV.FF. potrebbe slittare a data da destinarsi e con questo l’introduzione delle novità previste dalle 153 pagine del decreto.
I punti fondamentali che riguardano il corpo dei Vigili del Fuoco li potete approfondire scaricando e consultando il testo del decreto che trovate in allegato in fondo all’articolo. Nel frattempo ecco quale sarà la struttura del corpo dopo il riordino:
- sono istituiti tre ruoli (art.1): vigili del fuoco, ruolo dei capi squadra e dei capi reparto e ruolo degli ispettori antincendi;
- a suo volta il ruolo dei vigili del fuoco si divide in: vigile del fuoco, vigile del fuoco esperto e vigile del fuoco coordinatore;
- l’accesso al ruolo è riservato a coloro che possiedono un diploma di istruzione secondaria di secondo grado ad indirizzo tecnico-professionale;
- l’avanzamento al ruolo di esperto avviene dopo 4 anni di servizio;
- l’avanzamento al ruolo di coordinatore avviene dopo 8 anni di servizio;
- il ruolo dei capi squadra è articolato in: capo squadra, capo squadra esperto e capo reparto;
- l’accesso al ruolo dei capi squadra avviene tramite concorso interno;
- la promozione a capo squadra esperto avviene dopo 5 anni di servizio;
- dopo altri 5 anni di servizio è prevista la promozione a capo reparto;
- infine, il ruolo degli ispettori antincendi si suddivide in: ispettore antincendi, ispettore antincendi esperto e ispettore antincendi coordinatore;
- al ruolo degli ispettori antincendi si potrà accedere per il 50% tramite concorso pubblico, mentre per l’altro 50% mediante selezione riservata al personale interno;
- il concorso è riservato ai possessori di una laurea nell’ambito delle facoltà di ingegneria o architettura;
- si diventa ispettori antincendi esperti dopo 7 anni di servizio nel ruolo. La promozione a coordinatore avviene dopo altri 8 anni di servizio.
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