Cosa accadrà dopo l’OPAS di Intesa Sanpaolo su UBI Banca? I risultati dell’operazione e le sue conseguenze
I risultati dell’OPAS di Intesa Sanpaolo su UBI Banca sono stati ufficializzati.
L’istituto di Messina è riuscito nel suo intento iniziale e ha messo così le mani sul gruppo di Victor Massiah.
La domanda sorge spontanea: cosa accadrà adesso che l’operazione è terminata e quali le conseguenze dell’OPAS Intesa-UBI?
Intesa-UBI: i risultati dell’OPAS
I risultati dell’offerta, il cui termine iniziale è stato rimandato al 30 luglio, hanno parlato chiaro: Intesa Sanpaolo ha conquistato UBI Banca grazie ad adesioni che hanno superato la soglia dei 90 punti percentuali.
Il fronte del no, che in seguito alla presentazione dell’OPAS aveva fatto temere il fallimento dell’operazione, si è progressivamente sfaldato e già a due giorni dalla conclusione dell’offerta Intesa è riuscita a superare i 2/3 del capitale, necessari a controllare l’assemblea di UBI.
“Oggi portiamo a termine un’operazione che ci vede tutti vincitori: grazie alla decisione, di cui siamo orgogliosi, del 90,2% degli azionisti di UBI Banca di entrare a far parte di Intesa Sanpaolo, daremo vita a una nuova realtà in grado di rafforzare il sistema finanziario italiano e di ricoprire un ruolo di leader nello scenario bancario europeo. ”
Con queste parole cariche di ottimismo Carlo Messina ha commentato al termine dell’operazione i risultati dell’OPAS, che hanno spianato la strada al delisting di UBI da Piazza Affari.
Poi, qualche giorno dopo, sono arrivati i dati ufficiali della stessa che permetterà a Intesa di detenere il 91,0139% del capitale (ben oltre la soglia vincolante del 66,7%).
E adesso? Le conseguenze dell’operazione
Visti i risultati dell’OPAS e la salita oltre il 90% sarà necessario nominare un nuovo Consiglio di amministrazione, che dovrà essere rappresentativo della maggioranza emersa dai risultati dell’offerta.
Il superamento della suddetta soglia (comunque inferiore al 95%) ha fatto scattare l’obbligo di acquisto delle azioni residue (112.327.119) corrispondenti al 9,8164% del capitale.
Il corrispettivo per ogni titolo sarà di 1,7 azioni Intesa per ogni azione UBI da aggiungere a 0,57 euro in contanti. In alternativa, gli azionisti che ne faranno richiesta potranno ricevere un corrispettivo integrale in contanti di €3,539.
Operazioni, queste, che si concluderanno con il delisting della stessa UBI Banca da Piazza Affari.
Verso la fine dell’anno ci sarà poi la cessione a BPER Banca di 532 sportelli alla quale farà seguito poi la prevista vendita del ramo d’azienda (da realizzare entro 6 mesi dall’operazione). Infine ad aprile del 2021 verrà autorizzata la tanto attesa fusione UBI Banca-Intesa Sanpaolo. Saranno queste, dunque, le conseguenze dell’OPAS.
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