Rodio: il metallo meno noto che potrebbe superare anche i record del palladio

Violetta Silvestri

15 Gennaio 2020 - 16:01

Il rodio ha iniziato in rally il 2020. Un’analisi sulle prospettive del metallo prezioso

Rodio: il metallo meno noto che potrebbe superare anche i record del palladio

Il rodio potrebbe superare il i record del palladio nei prossimi mesi. Il meno noto ma molto più costoso metallo, infatti, è sotto osservazione in questo inizio 2020.

Dai primi giorni di gennaio la sua quotazione è cresciuta del 32%, toccando i massimi del 2008. Gli investitori scommettono sul raggiungimento di nuovi livelli record nel corso dell’anno.

Anche questo metallo, come il palladio, è fortemente legato all’andamento di domanda e offerta del settore automobilistico. Il rodio, però, presenta una maggiore volatilità e caratteristiche di estrazione, rifornimento e acquisto, peculiari.

Il rodio avanza: motivi e prospettive del rally

Analizzando la quotazione del rodio, gli analisti hanno messo in evidenza che il metallo ha aumentato il suo prezzo di 12 volte negli ultimi quattro anni, sovraperformando di gran lunga tutte le principali materie prime.

Come il palladio, anche questa risorsa mineraria, considerata una delle più preziose, viene estratta come sottoprodotto del platino e del nichel. Il suo, però, resta un mercato molto più piccolo ed è quindi soggetto a grandi variazioni nella quotazione quando cambiano l’offerta o la domanda.

Il rodio ha toccato il prezzo di 8.200 dollari l’oncia mercoledì 8 gennaio, per poi diminuire nei giorni seguenti e attestarsi a 7.925 dollari l’oncia. Secondo alcune analisi, comunque, le potenzialità di raggiungere il valore record di 10.100 dollari l’oncia stabilito nel 2008 restano valide.

Il balzo del prezzo di questo mese si è verificato quando gli investitori hanno iniziato a rivolgersi ai metalli preziosi, considerati un investimento rifugio, dinanzi alle tensioni esplose tra USA e Iran. Il palladio, per esempio, ne ha beneficiato avanzando di quasi il 10%.

Altro importante driver del rally del rodio è stato l’aumento della domanda proveniente dall’Asia, probabilmente legata al settore automobilistico. Questo metallo, infatti, è utilizzato soprattutto nelle marmitte catalitiche dei veicoli con motore a diesel.

Secondo alcuni osservatori, l’incremento della richiesta ha innescato un meccanismo al rialzo degno di nota. Questo anche perché, in assenza di un mercato regolamentato per la risorsa mineraria, gli effetti su domanda, offerta e prezzi si amplificano.

Caratteristiche del mercato del rodio

Investire nel rodio risulta più difficile rispetto agli altri metalli preziosi. Non è scambiato in borsa e la maggior parte degli affari è concluso direttamente tra fornitori e utenti industriali, in un contesto di scambio piuttosto ridotto.

La produzione globale, inoltre, è pari a poco più di un decimo di quella del platino o del palladio. L’80% dell’estrazione del rodio a livello mondiale avviene in SudAfrica, seguito dalla Russia a rappresentare circa il 10%.

I prezzi più alti del metallo sono di certo una buona notizia per i produttori sudafricani. Il dominio produttivo di questo Paese africano, però, presenta dei rischi. La scarsità di energia l’anno scorso ha temporaneamente interrotto alcune operazioni di estrazione e negli anni precedenti ci sono stati lunghi scioperi dei lavoratori nelle miniere.

Di conseguenza, le attività estrattive già complesse e poco diffuse, potrebbero subire ulteriori riduzioni. Con effetti, naturalmente, sulla quotazione di mercato.

Il rodio è una risorsa insostituibile per l’industria del settore automotive e per questo continuerà a suscitare interesse da parte degli investitori.

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