Rottamazione quinquies delle cartelle, perchè dovrebbe essere più leggera

Patrizia Del Pidio

6 Agosto 2024 - 07:47

La rottamazione quinquies dovrebbe fare tesoro degli errori delle precedenti sanatorie per evitare una percentuale di decadenza troppo elevata.

Rottamazione quinquies delle cartelle, perchè dovrebbe essere più leggera

In arrivo la rottamazione quinquies delle cartelle? Si spera sia più leggera di quelle precedenti. Attualmente i contribuenti stanno facendo i conti con la proroga della quinta rata della rottamazione quater. La scadenza del 31 luglio, infatti, data ultima per il versamento della rata numero cinque, è stata fatta slittare al 15 settembre. Manca ancora l’atto che ufficializzi la proroga, anche se ormai la scadenza è passata, ma molti contribuenti sperano che in esso sia prevista anche una remissione in bonis della rate precedenti.

Come per le altre due proroghe previste per la rottamazione quater, infatti, si spera che la data del 15 settembre rappresenti anche un modo per poter saldare anche le prime quattro rate scadute ed eventualmente non pagate. La cosa permetterebbe a molti decaduti della definizione agevolata di rientrare nel piano di dilazione che la sanatoria prevede.

Proprio nell’ottica delle molte proroghe di cui la rottamazione quater ha avuto bisogno, si spera che l’annunciata rottamazione quinquies (che se vedrà la luce sarà dopo la fine dell’anno) preveda regole più flessibili e paletti meno rigidi. Vediamo come una rottamazione potrebbe consentire all’Erario di recuperare più debiti e al tempo stesso essere a misura dei contribuenti.

Rottamazione quinquies più sensata della quater

Quello che l’esecutivo dovrebbe imparare è non commettere gli stessi errori del passato. Tutte le precedenti versioni della rottamazione (quattro per l’appunto) hanno registrato percentuali di decadenza molto alte.

Il motivo va ricercato innanzitutto nell’importo troppo elevato di prima e seconda rata: per chi ha debiti ingenti con il Fisco dover pagare il 20% nel giro di un mese non è facilissimo. Supponiamo che il debito iniziale, senza sanzioni e interessi, sia di 30.000 euro, il contribuente avrebbe dovuto versare 3.000 euro entro il 31 ottobre e altri 3.000 euro entro il 30 novembre.

Già questo ha portato molti contribuenti a gettare la spugna non appena ricevuta la comunicazione delle somme dovute: le due rate impossibili da versare nel giro di 30 giorni hanno fatto perdere al Fisco la possibilità di incassare quei debiti, magari con rate di importo più basso.

Anche il piano di ammortamento della rottamazione quater (e delle precedenti) presenta dei limiti: il debito va suddiviso in 18 rate totali e anche se la cadenza è trimestrale in alcuni mesi coincide con altre scadenze fiscali importanti (si pensi ad esempio alla scadenza di novembre che coincide con la data ultima di versamento del secondo acconto 2024 dell’Irpef). Poi va considerato che ogni rata successiva alla seconda era pari al 5% del debito.

Come dovrebbe essere la rottamazione quinquies?

Una rottamazione quinquies ideale è quella che non ripeta tutti questi errori e che porti a una decadenza minore dal beneficio. Prevedere un piano di dilazione più lungo, soprattutto per i debiti molto elevati, potrebbe essere un’idea vincente per spingere i contribuenti al versamento delle somme. Rendere il pagamento più semplice e fluido possibile potrebbe fare in modo che il contribuente non si scoraggi e getti la spugna dopo aver pagato una manciata di rate.

Anche rivedere il funzionamento di prima e seconda rata potrebbe essere vantaggioso: se si iniziasse subito, dalla seconda rata, alla cadenza trimestrale il contribuente che aderisce avrebbe più tempo per reperire le somme disponibili al pagamento (piuttosto che prevederla a un mese di distanza). Anche se con la prima rata si continuasse a richiedere il 10% del debito totale fare in modo che dalla seconda in poi l’importo scenda, prevedendo anche un numero di rate più alto, potrebbe fare in modo di recuperare i debiti per intero e non soltanto in parte.

Sicuramente la definizione agevolata è già un grosso aiuto per i contribuenti che hanno debiti con il Fisco, ma bisogna considerare anche che la maggior parte di chi ha contratto questi debiti non ha soldi per onorarli in breve tempo. La prossima rottamazione, quindi, dovrebbe essere studiata per essere soprattutto a misura del contribuente per fare in modo che riesca a sanare le propria situazione debitoria in modo agevole.

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