Il rublo russo è diventato la valuta con la migliore performance mondiale quest’anno, poiché il suo tasso onshore è balzato di oltre l’11% rispetto al dollaro Usa finora. I motivi.
Il rublo russo si è rafforzato ancora negli scambi del Forex, giovedì 12 maggio, superando quota 70 contro euro e dirigendosi verso 65 contro dollaro.
La valuta della nazione più sanzionata al mondo, quindi, risulta il top gainer tra le 31 principali divise, secondo i dati tracciati da Bloomberg, e ha superato il real brasiliano, che quest’anno è cresciuto del 9%.
Il rublo è diventato la valuta più redditizia a livello globale quest’anno grazie al supporto dei controlli sui capitali che la Russia ha imposto per proteggere il settore finanziario alla fine di febbraio, dopo che Mosca ha inviato decine di migliaia di soldati in Ucraina.
Cosa significa questo salto del rublo nel mercato valutario e per le finanze di Putin?
Il rublo spiazza tutti: è la migliore valuta al mondo nel 2022
I controlli sui capitali imposti dalla Russia hanno trasformato il rublo nella moneta straniera con le migliori prestazioni al mondo quest’anno, anche se non molte persone possono intascare entrate durante il rally.
Nello specifico, la valuta russa ha superato quota 70 contro l’euro e si sta dirigendo verso la quota 65 contro dollaro. Nella mattinata del 12 maggio, il rublo ha guadagnato oltre il 2% a 65,58 rispetto al biglietto verde, dopo aver toccato brevemente 65,0625, un livello visto l’ultima volta a fine febbraio 2020.
Contro l’euro, la moneta russa si è rafforzata di oltre il 3% a 68,28, dopo aver raggiunto 67,85, il livello più alto da gennaio 2020.
Questi sorprendenti aumenti sono il risultato di una raccolta di misure adottate dal Governo federale per difendere la moneta straniera all’indomani delle sanzioni occidentali.
Prima di imporre controlli sui capitali, la Russia ha obbligato gli esportatori a promuovere i cambi con l’estero e ha chiesto che il suo gas venga pagato in rubli. Così, il rublo russo ha registrato la migliore performance mondiale nel 2022, con un aumento dell’11% rispetto al dollaro.
Gli strateghi, però, affermano che il rally non è credibile poiché molti negozi di valute hanno smesso di trattare con il rublo, sulla base del fatto che il suo valore “visto sui display” non è quello che si tradurrebbe se scambiato nel mondo reale.
In altre parole, i trader del Forex stanno per smettere di utilizzare il tasso di cambio onshore per alcune transazioni, visto che i severi controlli sui capitali hanno prodotto uno spread maggiore rispetto al tasso del rublo offshore.
Vero è, tuttavia, che il successo delle manovre di mercato “artificiali” del Cremlino ha superato quelli di altre nazioni come Argentina e Turchia, quando queste hanno tentato misure simili.
A lungo termine, comunque, il rublo potrebbe vedere una certa pressione al ribasso. La valuta resta in osservazione.
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