Sai quali sono i palazzi più alti d’Italia (e quanto sono costati)?

Alessandro Nuzzo

9 Ottobre 2024 - 17:47

Anche il nostro paese ha i suoi grattacieli che vanno a formare lo skyline di grandi città ad esempio come Milano. Ecco quali sono i più alti e quanto sono costati.

Sai quali sono i palazzi più alti d’Italia (e quanto sono costati)?

Quando pensiamo ai grattacieli, il nostro immaginario ci porta sicuramente in America, nelle grandi metropoli come New York o Manhattan. Eppure anche il nostro paese non scherza in termini di grattacieli. È sopratutto la città di Milano che nel giro degli ultimi anni è diventata sede di importanti realtà sopratutto nei settori assicurativo-finanziario.

Questi colossi hanno posto la loro sede generale in enormi grattacieli che hanno radicalmente cambiato il paesaggio della città lombarda. È sopratutto lì che sorgono i grattacieli più alti d’Italia ma non solo. Ecco quali sono e quanto sono costati.

I palazzi più alti d’Italia: la classifica

Il primo esempio di grattacielo nel nostro paese è il torrione INA, costruito nel 1932. Alto 57,25 metri con i suoi 13 piani fuori terra e 2 piani interrati, era il più alto edificio dell’epoca. Poi sono arrivate tante altre costruzioni, come le torri Enel e Telecom a Napoli o la Torre Eurosky e Torre Europarco a Roma, alti circa 120 metri di altezza. Infine arrivando in epoca moderna, troviamo i grandi grattacieli milanesi che dominano questa speciale classifica.

1) Torre Unicredit, Milano

Con i suoi 231 metri di altezza, la torre Unicredit è il grattacielo più alto d’Italia. I lavori sono terminati nel 2012 e l’inaugurazione c’è stata nel 2014. Ospita il quartier generale della banca, ha 31 piani e ci lavorano circa 4.000 dipendenti. Sorge in zona Porta Nuova - Garibaldi e fa parte di un complesso di tre torri che si vanno a chiudere a semicerchio con al centro una piazza, piazza Gae Aulenti. L’opera è costata 170 milioni di euro a cui vanno aggiunti i costi accessori.

2) Torre Allianz, Milano

Con 209,2 metri di altezza, è il secondo grattacielo più alto d’Italia. La classificazione non tiene conto delle antenne altrimenti arriverebbe a 249 metri, superando anche Unicredit. Con i suoi 50 piani fuori terra, è però al primo posto rispetto al grattacielo Unicredit. I lavori sono iniziati nel 2012 e conclusi nel 2015. Sorge nel quartiere di Citylife, una zona urbana ex fiera completamente riqualificata. Anche in questo caso, l’opera è costata 170 milioni di euro più le spese accessorie.

3) Grattacielo Regione Piemonte, Torino

Per il terzo posto ci spostiamo a Torino dove sorge il grattacielo sede della Regione Piemonte, alto 205 metri e 43 piani. I lavori sono iniziati nel 2011 ma conclusi solo 11 anni dopo nel 2022. Da quel momento tutti i dipendenti della regione sono stati trasferiti in questo edificio, sui cui ultimi due piani vengono coltivati alberi di nocciole, simbolo della piemontesità e di un’architettura green. Il costo iniziale previsto era di 208 milioni di euro ma alla fine è costato 260 milioni.

4) Torre Generali, Milano

Al quarto posto torniamo a Milano dove sorge la torre Generali, alta 177 metri. Sorge nel quartiere Citylife e i lavori, iniziati nel 2014, si sono conclusi nel 2019. Ha una pianta a rombo che gira su se stessa. Per questo viene definito anche «lo storto». All’interno sorge la sede centrale della compagnia assicurativa. La costruzione è costata 170 milioni di euro.

5) Torre PWC, Milano

Al quinto posto nella classifica dei grattacieli più alti d’Italia troviamo la torre PWC che sorge a Milano ed è alta 175 metri. È uno dei tre grattacieli che sorge nel quartiere Citylife insieme alle Torri Generali e Allianz. Ci sono voluti 5 anni per costruirla, dal 2015 al 2020. Conta 30 piani e la sua particolarità è che si erige con un movimento concavo, tanto che è denominato «il curvo». Il progetto è costato 280 milioni di euro.

Da non perdere su Money.it

Argomenti

# Milano

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.