Il settore dei chip cresce e Samsung intravede un utile record, a +931% nel primo trimestre. Perché i prezzi dei semiconduttori aumentano e il colosso sudcoreano è ottimista?
Svolta storica per Samsung: la società coreana ha stimato che il suo utile operativo del primo trimestre aumenterà di oltre 10 volte, superando le aspettative del mercato. I prezzi dei chip hanno infatti iniziato a riprendersi da una grave recessione grazie al boom dell’intelligenza artificiale.
Samsung è il più grande produttore al mondo di chip di memoria DRAM, che si trovano nei dispositivi di consumo come smartphone e computer. I prezzi di questi particolari semiconduttori sono diminuiti drasticamente lo scorso anno, a causa delle scorte in eccesso post-Covid e della debole domanda di prodotti finali come smartphone e laptop. Tuttavia, il vento sta cambiando e Samsung dovrebbe beneficiarne con utili stellari rispetto all’ultimo trimestre del 2023.
Samsung vede l’utile a +931% nel primo trimestre 2024
Il più grande produttore mondiale di chip di memoria e TV ha stimato che il suo utile operativo è salito a 6,6 trilioni di won (4,89 miliardi di dollari) nel trimestre terminato il 31 marzo, battendo le stime di LSEG SmartEstimate da 5,7 trilioni di won.
Si tratta di un aumento del 931% rispetto ai 640 miliardi di won dell’anno precedente e rappresenterebbe l’utile operativo più alto di Samsung dal terzo trimestre del 2022.
Tuttavia, i ricavi hanno deluso le aspettative, probabilmente aumentando dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a 71 trilioni di won, al di sotto di una SmartEstimate di LSEG di 72,3 trilioni di won.
Le indicazioni non sono state sufficienti a rallegrare gli investitori che venerdì hanno fatto scendere le azioni Samsung dell’1,3%, in attesa di aggiornamenti sui progressi nel business dei chip di memoria di fascia alta nel quale la società è rimasta indietro rispetto ai rivali.
La società pubblicherà gli utili dettagliati il 30 aprile con molta probabilità. La performance dovrebbe quindi sorprendere grazie alla divisione chip, tradizionalmente quella che guadagna di più, vista registrare il suo primo profitto trimestrale in cinque trimestri. I prezzi dei chip di memoria si stanno infatti riprendendo da un minimo iniziato a metà del 2022 a causa della debole domanda post-pandemia.
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I chip faranno brillare Samsung?
I tagli alla produzione da parte dei principali produttori e la forte domanda di chip ad alte prestazioni nel contesto del boom dell’intelligenza artificiale stanno sostenendo i prezzi dei chip. Secondo il fornitore di dati TrendForce, i prezzi dei semiconduttori di memoria DRAM sono aumentati di circa il 20% nel primo trimestre, mentre quelli dei chip di memoria flash Nand, utilizzati per l’archiviazione dei dati, sono cresciuti del 23-28%.
La ripresa del mercato dei chip di memoria da 160 miliardi di dollari era stata già evidenziata dalle forti previsioni di Micron del mese scorso, con il produttore di chip statunitense che prevede vendite record nel 2025.
Le azioni di Samsung sono state sostenute anche dall’allentamento delle preoccupazioni sulla sua competitività nel settore delle memorie a larghezza di banda elevata (HBM), dopo che il capo di Nvidia Jensen Huang ha detto il mese scorso che la sua azienda era in procinto di utilizzare i nuovi chip HBM di Samsung per le sue unità di elaborazione grafica.
Da evidenziare che Samsung ha sottoperformato il suo rivale cittadino SK Hynix, le cui azioni sono aumentate del 122% nello stesso periodo, grazie al mercato in forte espansione della HBM e nel quale il colosso coreano è entrato tardivamente.
Gli analisti si aspettano che Samsung recuperi gradualmente il ritardo, poiché prevede di iniziare le spedizioni dei suoi ultimi e più potenti chip HBM nel terzo trimestre.
Infine, il terremoto di magnitudo 7,2 che ha colpito Taiwan mercoledì probabilmente ridurrà l’offerta di semiconduttori e gli analisti hanno affermato che Samsung e SK Hynix potrebbero aumentare i prezzi dei chip di memoria con un margine più netto di quanto precedentemente pianificato, sostenendo potenzialmente gli utili del secondo trimestre.
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