Dichiarazione dei redditi, Irap e Iva 2017: qual è la sanzione prevista in caso di invio tardivo? Ecco importo e modalità di pagamento caso per caso.
Sanzioni per invio tardivo di dichiarazione dei redditi, Irap e modello 770: vediamo di seguito quali sono e come si versano.
La scadenza per l’invio telematico della dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta 2016, così come della dichiarazione Irap e del modello 770 era fissata allo scorso 31 ottobre 2017.
Si tratta di un termine di scadenza oggetto di proroga per effetto di quanto previsto dal dpcm dello scorso 26 luglio.
Qualora la dichiarazione dei redditi, Irap o il modello 770 non fossero stati presentati entro il termine di scadenza previsto il contribuente può sanare questa irregolarità avvalendosi del ravvedimento operoso. In questo caso, affinché la dichiarazione dei redditi sia considerata tardiva e non omessa, è necessario che il termine entro il quale si procede all’invio in ritardo non superi i 90 giorni dalla data di scadenza prevista.
Sanzioni tardivo invio dichiarazione dei redditi: importo e codice tributo
In caso di dichiarazione dei redditi presentata in ritardo, ma entro i 90 giorni dalla scadenza prevista dello scorso 31 ottobre, il contribuente può sanare l’irregolarità versando una sanzione pari a 25 euro con codice tributo 8911.
La sanzione deve ovviamente essere pagata tramite modello F24, compilando la sezione erario.
La sanzione di 25 euro va intesa “per dichiarazione”
Come chiarito anche dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 42/E del 2016, la sanzione di 25 euro per il tardivo invio della dichiarazione dei redditi 2017 deve intendersi per singola dichiarazione.
Di conseguenza, ove il contribuente considerato dovesse essersi dimenticato di inviare sia la dichiarazione modello redditi che la dichiarazione Irap, la sanzione applicabile sarebbe pari ad euro 50 (25 per singola dichiarazione).
Ciò poiché la normativa di riferimento parla di modello Unico e non di dichiarazione.
Dall’invio tardivo alla dichiarazione dei redditi omessa: termine di 90 giorni e sanzioni previste
Attenzione: nel caso in cui la dichiarazione dei redditi o la dichiarazione Irap siano presentate entro il termine di 90 giorni queste si considerano valide a tutti gli effetti ma, ovviamente, tardive.
L’invio tardivo della dichiarazione, come abbiamo appena visto, può essere sanato semplicemente versando la sanzione di 25 euro con modello F24 e codice tributo 8911.
Qualora, invece, la dichiarazione dei redditi, Irap o il modello 770 fossero presentati oltre i 90 giorni, ma entro la scadenza della dichiarazione relativa all’anno successivo, allora non si è più di fronte ad un invio telematico tardivo ma la dichiarazione si intende omessa a tutti gli effetti.
In questo caso le sanzioni previste variano a seconda delle imposte dovute:
- sanzioni dal 60% al 120% delle imposte dovute con un minimo di 200 euro;
- sanzioni da 150 a 500 euro in caso di imposte non dovute.
Attenzione: in quest’ultimo caso non è possibile applicare il ravvedimento operoso.
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