Sardine contro Salvini: battaglia continua a suon di post

Violetta Silvestri

29 Dicembre 2019 - 18:20

Sardine contro Salvini: la battaglia continua dopo l’ultimo post di risposta al leader della Lega

Sardine contro Salvini: battaglia continua a suon di post

Sardine contro Salvini: la battaglia continua a distanza tra il movimento bolognese - ormai di respiro nazionale - e il leader della Lega.

In queste giornate di festività, infatti, non si placano le polemiche tra due mondi opposti che si stanno scontrando a suon di post, manifestazioni, battute e critiche negli show televisivi.

Ormai è chiaro che i manifestanti contrassegnati da simbolo del pesce hanno preso di mira un modo di comunicare la politica incarnato proprio dall’ex ministro degli Interni. Così, non manca occasione per rinnovarsi il conflitto di parole, pensieri e, naturalmente, valori.

L’ultima puntata delle Sardine contro Salvini è andata in onda sul web, appena un giorno fa. Uno degli ideatori del movimento, Lorenzo Donnoli, ha voluto scrivere un lungo messaggio su Facebook al capo politico della Lega. La rivalità - e la diversità di vedute - continua.

Sardine contro Salvini: cosa c’entra una palestinese nell’ultimo scontro

La protagonista dell’ultimo scontro tra il movimento di protesta del momento e il leader politico della lega è una ragazza palestinese. Nibras Asfa aveva preso la parola alla manifestazione delle sardine a Roma di dicembre, per rivendicare il rispetto della diversità contro la difesa dell’esclusività etnica italiana, proclamata a gran voce dal centro-destra.

Ripetendo il famoso discorso di Giorgia Meloni, quando la politica di Fratelli d’Italia aveva ribadito il suo essere italiana, madre, cristiana, la giovane palestinese ha rimarcato la sua provenienza straniera. Un modo, questo, per richiamare l’attenzione sul rispetto dei diritti di tutti come enunciato nella Costituzione.

La battaglia, però, è diventata subito virale. Sulla pagina Facebook del leader della Lega, infatti, è apparso un post ironico contro la donna delle Sardine, con un messaggio di incitamento quale: “Asfalta la sardina.”

Le parole di Matteo Salvini hanno reso ancora più acuto lo scontro. Il senatore ha sottolineato la sua provenienza cristiana, mettendo l’accento sulla tradizione italiana fondata su questa religione. Tanto è bastato per far scattare il botta e risposta sul web.

Uno dei fondatori del movimento, infatti, ha voluto scrivere una lettera a Salvini, ricordando che:

“Creare un clima sociale in cui una donna non si sente libera, non è cristiano. Nibras è italiana, e da due settimane riceve minacce indicibili con numeri da record, così, per divertirsi, che lei ha stimolato e fomentato….Può dirsi cristiano colui che sceglie, con una platea di milioni di seguaci, di esporre alla gogna mediatica chi la pensa diversamente?”

Si è aggiunto, dunque, un elemento - non certo nuovo - alla rivalità tra sardine e Salvini: la religione. Difesa dai manifestanti in nome della libertà di espressione, salvaguardata dall’ex ministro come valore unico e identitario.

Nella battaglia a suon di post, anche in questa ultima vicenda, emergono sempre di più opposti modi di considerare la comunicazione, i diritti, le priorità della politica.

La battaglia tra Sardine e Salvini resterà di certo accesa anche nelle prossime settimane, soprattutto in vista delle elezioni in emilia Romagna. Non sono esclusi altri post di scontro.

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