Mercoledì il satellite ERS-2 si scontrerà con la superficie terrestre: essendo fuori controllo non è possibile ancora stabilire dove avverrà l’impatto.
C’è un satellite che è in caduta libera sulla Terra, con l’impatto con il suolo terrestre che avverrà nella giornata di mercoledì senza che gli scienziati al momento abbiano l’idea del luogo dello schianto.
No, non è la trama di un film hollywoodiano, ma è quello che sta accadendo al satellite ERS-2 che, dopo essere stato nello spazio per 30 anni, adesso sta facendo ritorno sulla Terra fuori controllo, ovvero senza che possa essere gestito dall’uomo.
C’è incertezza anche sull’orario dell’impatto: lo schianto sulla terra del satellite dovrebbe avvenire alle 16:41 - ora italiana -, ma c’è un margine di incertezza che al momento è stimato in 12 ore.
L’Agenzia spaziale europea (ESA), che tra i vari compiti ha anche quello di monitorare i detriti spaziali, nella giornata di ieri ha rilasciato delle immagini del satellite che sta precipitando verso la Terra.
Nonostante il tragitto di ritorno incontrollato, i funzionari nelle ultime ore più volte hanno ribadito come i rischi associati sono “molto bassi”, nonostante ci siano ancora delle incertezze sullo schianto.
leggi anche
Eclissi totale oggi: dove vedere e a che ora
Satellite che colpirà la terra: cosa succederà mercoledì
Le immagini del satellite sono state scattate tra il 14 gennaio e il 3 febbraio, quando ERS-2 si trovava ancora a un’altitudine di oltre 300 km. Al momento si trova a un’altitudine di circa 200 km e cade di oltre 10 km al giorno, ma la sua velocità di discesa è in rapido aumento.
Quando il satellite sarà a una distanza di 80 km inizierà ad andare in pezzi e poi a bruciare, con alcuni dei frammenti - anche di grandi dimensioni come il serbatoio e l’antenna principale - che non si distruggeranno completamente e secondo l’ESA potrebbero cadere sulla Terra, dove non è dato ancora sapere.
Per l’ESA “i rischi associati ai rientri satellitari sono molto bassi”, con l’Agenzia spaziale europea che ha voluto specificare che nessuno di questi frammenti conterrà sostanze tossiche o radioattive.
Il satellite ERS-2 è stato lanciato nello spazio 30 anni fa e a lungo è stato considerato una sorta di gioiello tra gli strumenti europei per l’osservazione. In questo lasso di tempo ci ha fornito tantissime informazioni sul nostro pianeta, ma adesso sta tornando alla base in maniera incontrollata.
ERS-2 ha passato ben 16 anni in orbita, con l’ESA che poi ha deciso di “deorbitare” il satellite; una decisione che ha comportato l’utilizzo del carburante rimanente e la riduzione dell’altitudine da 785 a 573 km, riducendo così la possibilità che si potesse scontrare con altri oggetti presenti nello spazio e ha ridotto il tempo in orbita dopo la fine della missione da più di 100 anni a meno di 15 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA