Il fondo USA che a novembre aveva già scommesso sul crollo dei mercati di marzo. Sapeva del coronavirus?

C. G.

23/03/2020

Bridgewater, il fondo USA che a novembre ha scommesso sul crollo dei mercati entro marzo 2020, sapeva del coronavirus?

A novembre 2019, ben prima che il coronavirus iniziasse a circolare, il fondo USA Bridgewater ha scommesso 1,5 miliardi di dollari su un crollo generalizzato del mercato azionario da verificarsi entro marzo 2020.

Una mossa, la sua, che molti hanno definito quasi profetica. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 dalla Cina è infatti partita una nuova epidemia che ben presto si è diffusa nel resto del mondo mettendo con le spalle al muro diverse economie.

I mercati azionari sono ripetutamente crollati e nell’arco di due soli mesi hanno bruciato miliardi e miliardi di dollari, esattamente come previsto da Bridgewater. Il fondo USA sapeva del coronavirus? Si sono chiesti in molti. Le teorie del complotto sono esplose.

Bridgewater sapeva del coronavirus? Facciamo chiarezza

A novembre scorso alcune fonti di stampa internazionale, il Wall Street Journal nello specifico, hanno alzato il velo sulla mossa di Bridgewater, società statunitense fondata da Ray Dalio che nel 2008 è riuscita a guadagnare effettuando previsioni sulla grande crisi finanziaria tramite il suo fondo Pure Alpha.

In quell’occasione, il colosso ha portato a casa introiti dell’8,7% saliti al 27,4% nel giro di due anni in seguito al maxi acquisto di bond e titoli di Stato.

Anche per questo la sua scommessa di novembre 2019 ha fatto riflettere. Il fondo ha puntato più di un miliardo di dollari su un crollo dei mercati azionari da verificarsi entro marzo 2020. Un crollo che poi si è palesato in tutta la sua potenza devastante a causa del coronavirus.

A novembre, però, nessuno avrebbe mai potuto neanche lontanamente immaginare l’imminente arrivo dell’epidemia poi mutata in pandemia. Nessuno tranne Bridgewater? Come accennato in precedenza, le teorie del complotto hanno iniziato a rincorrersi.

I dati reali

Sull’argomento ha tentato di fare chiarezza una recente indagine del New York Times, secondo cui (sulla base dei dati di inizio mese) la scommessa di Bridgewater sul crollo del mercato azionario ha generato in realtà risultati contrastanti.

Citando un investitore anonimo a conoscenza delle performance del fondo, il giornale ha in qualche modo gettato acqua sul fuoco delle teorie complottiste facendo notare come nonostante la correttezza della previsione, la società non abbia incassato molto denaro.

Su questa stessa lunghezza d’onda anche Bloomberg, secondo cui Bridgewater avrebbe guadagnato 14 miliardi di dollari dalla puntata, ma ne avrebbe persi molti di più visto il tonfo dei mercati.

“La scommessa non è stata sufficiente per proteggere il principale hedge fund dell’impresa da forti perdite. Il Pure Alpha Fund II di Bridgewater è crollato di circa il 13% questo mese (dati al 12 marzo) aggravando il declino di quest’anno a circa il 20%,”

ha tuonato il quotidiano economico.

L’osservazione dei dati reali, insomma, ha permesso almeno in parte di scacciare teorie del complotto sempre più diffuse.

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