Scuola: la didattica a distanza non verrà abbandonata a settembre. Ecco perché il MIUR lo ha già parzialmente ufficializzato.
Scuola: anche se manca ancora l’ufficialità (e di seguito vi diremo quando ci sarà) è sempre più probabile il rientro a settembre. Ma c’è un indizio molto importante riguardo al fatto che anche con il ritorno in classe non verrà abbandonata la didattica a distanza, strumento che il Ministero dell’Istruzione intende potenziare così da renderlo più funzionale per situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo.
In questi giorni si sta parlando molto di un nuovo modello di scuola che dovrebbe essere adottato nei primi mesi del prossimo anno scolastico, almeno fino a quando non verrà trovato il vaccino da coronavirus così da poter uscire finalmente dalla fase due e partire con la tre, quella della ricostruzione.
Nel dettaglio, si pensa ad un’organizzazione mista tra didattica in presenza e didattica a distanza. Bisognerà, infatti, contingentare gli ingressi nella scuola, e per questo motivo si parla di lezioni distribuite tra la mattina e il pomeriggio e dalla durata ridotta. Per completare il tutto si utilizzerà ancora la didattica a distanza, con i prossimi mesi che saranno decisivi per capire quanto il Governo intende investire affinché questo nuovo modello di scuola si realizzi (si parla di 3 miliardi di euro).
L’ufficialità non è ancora arrivata, ma ci sono importanti esponenti politici che hanno già confermato questo scenario: ad esempio, noi di Money.it ne abbiamo parlato con l’onorevole Gallo, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ma anche il sottosegretario al MIUR, De Cristofaro, lo ha confermato.
Sulla questione non si è ancora espresso il Ministro Azzolina, ma c’è un indizio molto importante che arriva direttamente dal MIUR riguardo alla possibile conferma della didattica a distanza a settembre.
Didattica a distanza: da cosa si capisce che verrà confermata a settembre
Il Ministero dell’Istruzione nei giorni scorsi ha annunciato una proroga riguardo alle nuove regole introdotte per il bonus Carta del Docente, ovvero l’incremento della lista degli acquisti consentiti con l’inclusione anche di quegli strumenti utili per le attività di didattica a distanza.
Nel dettaglio, con lo scoppio dell’emergenza il Ministero dell’Istruzione ha deciso di permettere agli insegnanti di acquistare anche webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili utili per organizzare la didattica a distanza. Ebbene, adesso è stato deciso che questa regola varrà almeno fino al 31 luglio: per quale motivo se non per permettere agli insegnanti di dotarsi di strumenti che potrebbero essere utili per l’inizio del prossimo anno scolastico? Una chiara dimostrazione che il MIUR sta pensando a mantenere la didattica a distanza come elemento complementare della didattica in presenza.
Ogni strumento utile per la didattica a distanza, quindi, si potrà acquistare tramite la Carta del Docente: ai beni suddetti, infatti, si aggiungono computer, e-book reader, tablet e strumenti di robotica educativa, oltre ai programmi e alle applicazioni grazie ai quali è possibile consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali, o anche di progettare modelli matematici o realizzare disegni tecnici, di videoscrittura di editing e di calcolo.
A scuola si torna solo a settembre: quando sarà ufficiale
Molto probabilmente l’ufficialità riguardo al rientro a scuola solo a settembre, ipotesi su cui il comitato scientifico è irremovibile, arriverà con il DPCM con il quale il Governo annuncerà cosa succederà dopo il 3 maggio 2020, quando dovrebbe esserci l’inizio della fase due.
Ma altro appuntamento importante sarà quello dell’ordinanza del MIUR riguardo agli esami di Maturità; in quell’occasione, infatti, dovrebbe esserci l’ufficialità di un esame solamente orale - e in remoto - a conferma che il 18 maggio (data ultima per il ritorno a scuola) i cancelli delle scuole non riapriranno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA