Scuola: ecco come si tornerà in classe dal 1° settembre

Antonio Cosenza

24/05/2020

Scuola, il comitato scientifico ha realizzato le linee guida per la ripartenza: mascherina obbligatoria, distanza di almeno due metri.

Il piano di rientro per la scuola è pronto: il comitato di esperti a cui si sta affidando il MIUR per fare in modo che la ripresa delle lezioni in classe possa avvenire nella massima sicurezza ha realizzato il documento con tutte le linee guida da rispettare già dal prossimo 1° settembre, data in cui partiranno i corsi di recupero per gli studenti che hanno preso insufficienze in pagella (non è stata ancora decisa, invece, la data per l’inizio dell’a.s.2020-2021).

Il documento con tutte le linee guida per la ripresa in sicurezza sarà discusso nella giornata di domani con i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, in modo che questo poi possa prendere una decisione politica su come dovrà essere il ritorno in classe.

Vi anticipiamo che le regole previste dal comitato scientifico per far sì che dal prossimo settembre possa esserci un ritorno in aula in sicurezza sono molto severe e faranno discutere; vediamo di cosa si tratta così da poterci fare un’idea più chiara su come sarà il prossimo anno scolastico.

Ritorno a scuola: le regole del comitato scientifico

Parola d’ordine: distanza. Tra le regole stilate dal comitato scientifico, infatti, c’è quella che obbliga - tanto per la primaria quanto per la secondaria - il rispetto delle distanze di almeno due metri tra i banchi.

Ma la distanza non sarà tutto: argomento molto dibattuto è stato quello delle mascherine, ma alla fine il comitato scientifico ha deciso di renderle obbligatorie tanto per gli insegnanti quanto per gli studenti. Gli unici a non avere quest’obbligo sarebbero i bambini delle scuole dell’infanzia.

Inoltre, sarà possibile abbassare la mascherina durante le interrogazioni, ma in quel caso la distanza tra studenti e insegnanti dovrà essere di almeno due metri.

Non sarà invece necessario indossare i guanti; in ogni caso ci dovrà essere un’igienizzazione costante. Per quanto riguarda gli ingressi a scuola, questi dovranno essere scaglionati ogni mezz’ora e dovranno essere a piccoli gruppi.

Ovvio che adesso spetterà al MIUR decidere come fare per far sì che queste regole possano essere rispettate. Il problema maggiore riguarda il rispetto delle distanze, in quanto bisognerà necessariamente ridurre il numero di studenti presenti in aula nello stesso momento. A spiegare quali potrebbero essere le decisioni del Ministero è stato il sottosegretario al MIUR, Anna Ascani.

Come sarà il ritorno in classe: le anticipazioni del MIUR

Secondo il sottosegretario al MIUR, Anna Ascani, che in queste ore è stata protagonista di un’intervista per Repubblica, per garantire il rispetto delle distanze bisognerà come prima cosa ampliare l’offerta formativa.

Questa - che ha ribadito l’importanza di far partire il prossimo anno scolastico con lezioni in presenza - ha spiegato che per assicurare le misure di distanziamento sociale imposte dall’emergenza - e dettate dal comitato scientifico - si potrebbe dividere ogni classe in più gruppi. In questo modo “quando il primo fa matematica il secondo sarà nel laboratorio d’arte o impegnato nello sport”. A tal proposito sarà necessario “ampliare l’offerta formativa”.

Ma siamo sicuri che ogni scuola avrebbe abbastanza locali a disposizione per mettere su una tale organizzazione? Personalmente abbiamo qualche dubbio a riguardo.

La Ascani poi non esclude la realizzazione del progetto spiegato dal Ministro Azzolina qualche settimana fa, ovvero metà di studenti in classe e l’altra metà che seguirebbero la lezione da remoto. Questo, però, potrebbe realizzarsi per i soli studenti delle superiori.

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