Scuola: a settembre ci sarà il tempo pieno? Le regole per la mensa

Antonio Cosenza

30/05/2020

Scuola, via libera al tempo pieno da parte del comitato tecnico scientifico: ma le scuole che vogliono offrire il servizio mensa dovranno rispettare delle regole ben precise.

Scuola: a settembre ci sarà il tempo pieno? Le regole per la mensa

Scuola: con il rientro in classe a settembre riprende anche il tempo pieno? In questi giorni, il comitato tecnico scientifico è intervenuto per dettare le linee guida necessarie affinché al ritorno in classe a settembre possa essere ridotto al minimo il rischio contagio da coronavirus.

Le indicazioni del comitato tecnico scientifico, pubblicate dal MIUR nella giornata di ieri, interessano anche la mensa scolastica. In questi giorni, infatti, sono molti i genitori - specialmente quelli che lavorano - che si chiedono se con la riapertura delle scuole ci sarà anche la ripresa del servizio di mensa scolastica, così che da poter contare sul tempo pieno.

Ebbene, tra le indicazioni fornite al MIUR, sulle quali adesso le scuole dovranno organizzarsi per garantire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche, non c’è alcun divieto per la mensa, ma sono comunque previste delle linee guida da rispettare affinché anche questo tipo di attività si possa svolgere regolarmente.

Regole però che non tutte le scuole potrebbero essere in grado di rispettare e per questo motivo potrebbero esserci istituti che decideranno di rinunciare alla mensa.

Vediamo a tal proposito quali saranno le regole da seguire per le mense scolastiche così da farci un’idea in merito a quello che le scuole dovranno fare per continuare ad offrire il servizio del tempo pieno su cui molti genitori fanno affidamento.

Mense a scuola: le regole da seguire per garantire il tempo pieno

Come spiegato dal comitato tecnico scientifico, quello del consumo del pasto a scuola rappresenta un momento di “fondamentale importanza sia da un punto di vista educativo, per l’acquisizione di corrette abitudini alimentari, che sanitario in quanto rappresenta un pasto sano ed equilibrato”.

Ecco per quale motivo è stato deciso di confermare il servizio mensa anche nella fase due, quella in cui dovremo imparare a convivere con il coronavirus.

L’importante è rispettare le norme previste ai fini della limitazione dei contagi, con la scuola che dovrà garantire le soluzioni organizzative che assicurino il distanziamento.

Ovviamente, nel momento in cui dovranno consumare il pasto gli studenti non potranno indossare la mascherina (che invece è obbligatoria per il resto della giornata) e per questo motivo servirà mettere in atto delle soluzioni alternative.

Spetterà alla singola istituzione scolastica identificare delle soluzioni alternative ad hoc per consentire il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, come ad esempio il refettorio o qualsiasi altro locale idoneo ad ospitare il servizio mensa.

A tal proposito, il comitato tecnico scientifico suggerisce alcune soluzioni, come ad esempio quella di montare dei lunch box, ossia dei pannelli in plexiglass tra i banchi, in modo da poter autorizzare il consumo del pasto direttamente in classe.

Altra soluzione possibile potrebbe essere quella della turnazione, riducendo il numero di studenti in mensa allo stesso momento.

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