Migliaia di pazienti dopo aver contratto il virus confermano il perdurare di sintomi anche diversi mesi dopo l’infezione. Si tratta della sindrome da Long Covid. Ecco come si manifesta.
Al di là dei sintomi che l’infezione da Covid-19 porta nelle persone infette, già oggetto di numerosi studi e sempre meno gravi in soggetti sani e vaccinati, l’attenzione si sta spostando sulla cosiddetta sindrome da Long Covid.
Si tratta di tutta una serie di sintomi che migliaia di persone che hanno contratto il Covid confermano di avere anche diversi mesi dopo la guarigione dall’infezione. Sintomi di diverso genere che colpiscono diversi apparati del nostro corpo, compreso quello psicologico.
Ma di quali sintomi stiamo parlando? A svelare i sintomi da Long Covid ci ha pensato una recente ricerca pubblicata a sulla prestigiosa rivista The Lancet.
Sintomi da Long Covid: ecco quali sono
Così come i sintomi dell’infezione da covid-19 sono state oggetto di lunga analisi data l’eccezionalità e la novità della malattia, anche quelli da Long Covid sono ancora oggetto di studio per cercare di stilare una lista completa.
Diverse ricerche sono state fatte, l’ultima è stata pubblicata sulla rivista The Lancet ed è una delle più importanti per l’enorme bacino di persone interessate. La ricerca ha preso in considerazione 200 studi sul tema interessando circa 120mila persone.
Il primo dato interessante è che più della metà, il 57%, ha manifestato sintomi da Long Covid anche diversi mesi dopo la guarigione dalla malattia.
Non ha importanza se si è contratti il covid-19 in forma sintomatica o asintomatica, così come non è importante l’età. Sicuramente i pazienti ospedalizzati soprattutto quelli in terapia intensiva hanno maggiori probabilità della persistenza di sintomi anche dopo la guarigione. Così come quelli più anziani, ma anche i giovani e i bambini non sono esenti.
Sembra certo invece la presenza di differenze a seconda delle varianti: chi ha preso il covid nella prima ondata pare abbia maggiori probabilità di avere alterazioni di gusto e olfatto persistenti. Inoltre le donne sembrano essere più a rischio di sintomi perduranti rispetto agli uomini.
Quanto ai sintomi che riguardano milioni di persone al mondo come detto sono molteplici e riguardano diversi apparati del nostro corpo, dal cardiovascolare (dolore toracico, senso di costrizione al petto), al respiratorio (fiato corto) fino al muscolo-scheletrico (dolori alle ossa, muscoli, articolazioni).
E poi non mancano sintomi come nausea, diarrea, disturbi dell’appetito, prurito cutaneo, eritemi,
caduta dei capelli, problemi renali, diabete, squilibri endocrinologici.
La buona notizia è che gran parte di questi problemi si attenuano man mano che passano i mesi fino a scomparire del tutto entro 6 mesi.
I disturbi psicologici da non sottovalutare
Accanto a questi sintomi fisici compaiono poi anche alcuni psicologici certamente non da sottovalutare. Sono diverse le persone che hanno contratto il covid e che dopo la guarigione dalla malattia ammettono di notare una difficoltà nella concentrazione, nel ricordarsi, nel mantenere alta la soglia dell’attenzione.
E poi ci sono sintomi più gravi come ansia, depressione, disturbi post-traumatici da
stress, disturbi cognitivi o disturbi ossessivo-compulsivi che sono peggiorati in quelle persone che ne soffrivano già prima dello scoppio della pandemia.
Quarantena, paura del contagio, distanziamento sociale hanno avuto un impatto a volte devastante nella psiche delle persone, soprattutto in quelle più fragili che non sono riuscite ad affrontare nel migliore dei modi questo particolare periodo storico.
La lista è in continuo aggiornamento e man mano che le ricerche che interesseranno sempre più pazienti vanno avanti si potrà raggiungere un quadro più chiaro su quella che è la malattia da Long Covid.
© RIPRODUZIONE RISERVATA