Se il telefono non prende controlla subito il conto corrente, potrebbero averti clonato la scheda Sim

Luna Luciano

9 Gennaio 2025 - 23:45

Il cellulare non prende? Potresti essere vittima di un attacco hacker che ti ha clonato la scheda Sim. Ecco cos’è il Sim Swapping, come funziona e come difendersi.

Se il telefono non prende controlla subito il conto corrente, potrebbero averti clonato la scheda Sim

Anche la scheda Sim nei nostri smartphone non è al sicuro dagli attacchi hacker.

Infatti, come rivelato da alcuni esperti, alcuni malfunzionamenti del telefono, che potrebbero sembrare semplici problemi tecnici, potrebbero celare un attacco informatico ai propri danni.

L’impossibilità di effettuare chiamate o inviare messaggi potrebbe celare una frode informatica: il “Sim swapping”. Negli ultimi anni, questo tipo di attacco è in forte crescita e rappresenta una seria minaccia per la sicurezza dei propri dati personali e non solo.

La situazione diventa ancora più pericolosa se lo smartphone è collegato a sistemi aziendali, a conti bancari o a wallet digitali, dove i danni economici possono essere ingenti.

Se il telefono ha smesso improvvisamente di funzionare, potrebbe essere un segnale che si è già vittime di un attacco hacker. Scopriamo come funziona questa tecnica e come proteggersi da una delle frodi più insidiose degli ultimi tempi.

Cos’è il Sim Swapping e come funziona?

Il Sim swapping è una frode digitale che ruba l’identità della vittima e mira a trasferire il numero di telefono su una nuova scheda SIM nelle mani del truffatore. Questo attacco sfrutta il legame tra la Sim card fisica, il numero telefonico e l’identità digitale associata. Sebbene il cambio SIM sia una pratica legittima per risolvere problemi tecnici o cambiare dispositivo, i malintenzionati ne abusano per scopi fraudolenti.

I criminali iniziano raccogliendo informazioni personali sulla vittima. Questo può avvenire tramite tecniche di phishing o hacking di account, come l’invio di email o messaggi che sembrano provenire da fonti affidabili, inducendo la vittima a fornire dati sensibili. Una volta ottenute queste informazioni, i truffatori contattano il provider telefonico fingendosi la vittima. Convincono l’operatore a disattivare la Sim originale e a emetterne una nuova, ora sotto il loro controllo.

Da quel momento, la vittima perde l’accesso al proprio numero di telefono. Questo significa che non solo non può più effettuare chiamate, inviare messaggi, ma non può ricevere codici di verifica inviati tramite SMS. Il truffatore può quindi utilizzare il numero per accedere a conti bancari, email e altri servizi online, sfruttando la verifica in due passaggi. Le conseguenze possono essere devastanti: dal furto di denaro all’abuso dell’identità digitale per scopi fraudolenti.

L’aspetto più preoccupante è che i criminali possono ottenere una SIM con metodi diversi, tra cui corruzione di dipendenti negli store telefonici, uso di documenti falsi o sfruttando la mancanza di controlli stringenti da parte dei provider. Un esempio emblematico è il mancato obbligo di richiedere documenti d’identità per il cambio SIM in alcune situazioni, come riportato dall’ autorità di regolamentazione.

Sim Swapping: come proteggersi?

Proteggersi dal Sim swapping richiede una combinazione di accortezze tecnologiche e comportamentali non sempre intuitive. Gli esperti però hanno individuato alcune azioni necessarie che ogni utente dovrebbe fare per difendersi da possibili attacchi di Sim Swapping, quali:

  • Proteggere i dati personali, non condividendo mai informazioni sensibili come codici PIN, password o dati sensibilicon sconosciuti o su piattaforme non sicure. Bisogna poi fare attenzione ai tentativi di phishing, evitando di cliccare su link sospetti o di rispondere a email non richieste.
  • Attivare un PIN per la Sim. Molti provider consentono di impostare un codice PIN per proteggere la Sim. Anche se un malintenzionato riuscisse a ottenere una nuova scheda, questo codice rende più difficile l’accesso al numero.
  • Usare l’autenticazione multifattoriale (MFA). Dove possibile, è bene sostituire l’autenticazione tramite SMS con app di autenticazione come Google Authenticator o Microsoft Authenticator. Queste applicazioni generano codici offline, riducendo la dipendenza dal numero di telefono.
  • Monitorare i propri account. È bene controllare regolarmente le attività dei propri conti bancari e account online e impostare notifiche per ogni transazione o accesso sospetto. Se si dovessero notare attività insolite, è bene agire immediatamente.
  • Contattare il provider telefonico. Alcuni esperti consigliano di verificare se il proprio operatore offre opzioni di sicurezza aggiuntive, come la necessità di presentarsi fisicamente con un documento d’identità per il cambio della Sim. Inoltre, si può richiedere di essere avvisato tramite email o SMS per ogni modifica al proprio account.
  • Aggiornare i propri contatti. È bene mantenere sempre aggiornate le informazioni di contatto con i servizi finanziari e provider, in modo da poter essere avvisato prontamente in caso di attività sospette.

Seguendo queste misure, secondo i tecnici del settore, si possono ridurre notevolmente i rischi di cadere vittime del Sim swapping. Tuttavia, la consapevolezza rimane il primo passo verso la protezione: se il telefono smette improvvisamente di funzionare senza motivo, bisogna prendere in considerazione l’eventualità di essere una possibile vittima di hacking e agire immediatamente.

Argomenti

# Hacker
# SIM

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