Individuata una nuova truffa telefonica che azzera il credito in pochi minuti. Ecco come funziona e 3 consigli per difendersi
Chi ha uno smartphone deve lottare quasi ogni giorno con call center di dubbia provenienza o con chiamate spam. Sono indubbiamente fastidiose, ma grazie ai filtri anti-spam installati in quasi tutti i nuovi telefoni possono essere evitate molto facilmente. Purtroppo, però, le seccature non finiscono qui. Un altro grande pericolo sono le decine e decine di truffe telefoniche che ogni giorno mettono a rischio conto in banca e dati personali.
Una delle più pericolose e ingegnose si chiama Wangiri (o Ping Call) e, come hanno recentemente scoperto gli inquirenti in Spagna e in altri Paesi Europei, si evolve continuamente. Ecco il suo funzionamento e 3 consigli validi per difendersi.
leggi anche
Attenzione a questo SMS. I truffatori rubano tutti i soldi sul conto con trasferimenti, prelievi e acquisti

Come funziona la “truffa dello squillo” o della chiamata senza risposta
Tutto inizia con un semplice e velocissimo squillo telefonico da un numero sconosciuto. Di solito non la vittima riesce a rispondere in tempo e, spinta dalla curiosità, richiama il numero in questione.
Ma la truffa è già iniziata. Provando a richiamare si viene reindirizzati da un bot automatizzato a un servizio privato con costi esorbitanti, e in pochi secondi di attesa (di solito accompagnati da musiche di sottofondo o da una voce pre-registrata) il credito telefonico si esaurisce.
E nelle versioni più evolute della truffa non è nemmeno necessario far partire la musica. É sufficiente lo squillo per far iniziare l’addebito sul conto telefonico.
Da dove arrivano le chiamate false
Come dicevamo in precedenza, la truffa Wangiri è in continua e pericolosa evoluzione. Pochi giorni fa ne è stata scoperta una nuova variante con chiamate false provenienti dall’Albania (prefisso 355), dalla Costa d’Avorio (225), dal Ghana (233) e dalla Nigeria (234).
Nei mesi precedenti, invece, l’Interpol aveva individuato altri Paesi da cui partivano le chiamate truffa: la Moldavia (prefisso 373), il Kosovo (prefisso 383) e la Tunisia (216).
3 consigli per difendersi dalle truffe telefoniche
Le truffe telefoniche sono un problema da non sottovalutare ma, per fortuna, esistono alcuni accorgimenti per salvare conto in banca, credito del telefono e dai personali.
Il primo consiglio è quello di non richiamare mai numeri sconosciuti o numeri provenienti dall’estero di cui non conosciamo il mittente. A maggior ragione se abbiamo notato che la chiamata è durata solo uno squillo e se non sono state lasciate comunicazioni nella segreteria telefonica.
Un’altra buona pratica, consigliata dagli esperti di cyber sicurezza, è quella di attivare il blocco alle chiamate internazionali.
Se, infine, il flusso di chiamate sospette è estremamente copioso e vogliamo aggiungere un ulteriore sistema di sicurezza oltre al filtro anti-spam installato nello smartphone, possiamo scaricare un app per identificare o bloccare numeri sconosciuti. Le più note son Truecaller e Should I Answer. Entrambe sono disponibili sia per sistemi Android che iOS e, con pochissime operazioni di facile configurazione, ci metteranno definitivamente al sicuro dai truffatori provenienti dall’estero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA