Se vince Trump, tieni d’occhio questi mercati

Violetta Silvestri

9 Luglio 2024 - 13:03

Cosa può accadere in America Latina se Trump vince le elezioni e cosa rischiano i mercati emergenti della regione? Un’analisi su potenziali fattori di instabilità.

Se vince Trump, tieni d’occhio questi mercati

Le elezioni presidenziali Usa continuano a interessare gli investitori globali, soprattutto in vista di una vittoria di Trump.

La possibilità che l’ex presidente repubblicano riconquisti la Casa Bianca a novembre ha spinto i trader a prepararsi a vari scenari, con il “cortile di casa d’America” ​​in cima alla lista dei mercati da tenere d’occhio secondo alcuni analisti.

L’amministrazione Trump ha avuto rapporti complessi con gran parte dell’America Latina, per esempio quando il governo degli Stati Uniti ha negato importanti aiuti finanziari in cambio di politiche migratorie più severe in America Centrale.

L’approccio e le misure politiche dell’ex tycoon potrebbero quindi colpire i mercati del Sud America, sulle loro valute e sullo stato economico e finanziario non sempre in salute per questi Paesi. Un’analisi di Reuters ha riunito alcune riflessioni di esperti sul potenziale impatto - allarmante - di una vittoria di Trump su alcune nazioni.

Messico, quale destino con Trump presidente?

La prima riflessione è sul Messico, un Paese influenzato dalla politica statunitense e da come essa impatta sui mercati emergenti più ampi.

La vittoria di Trump alle elezioni del 2016 ha fatto scendere il peso di quasi l’8% in una settimana.
Ma questa volta la valuta si è già indebolita del 6% quest’anno dopo il crollo di giugno, quando è stata colpita dalle ricadute elettorali con il partito di sinistra che ha consolidato il suo potere.

Per quanto riguarda le relazioni tra Stati Uniti e Messico, si prevede che il commercio sia in cima all’agenda, secondo gli analisti. Trump ha guidato la riforma dell’accordo commerciale tra Stati Uniti, Messico e Canada (USMCA) e una revisione programmata è prevista tra due anni. Il prossimo presidente degli Stati Uniti avrà la possibilità di confermare se il suo Paese ne rimarrà membro.

“È molto improbabile che Trump esca dall’USMCA, ma potrebbe minacciare di farlo per ottenere tariffe più elevate e maggiori investimenti esteri nel settore manifatturiero statunitense”, ha affermato Hasnain Malik, responsabile della ricerca azionaria presso Tellimer a Dubai.

Per il Messico, in senso più ampio, le relazioni saranno meno confortevoli, con l’attenzione di Trump sui controlli alle frontiere che potrebbe danneggiare la crescita a lungo termine delle rimesse, ha aggiunto.

Si prevede che il peso sarà volatile in vista delle elezioni statunitensi, poiché i trader lo useranno per proteggersi o raddoppiare la probabilità che Biden venga rieletto.

El Salvador e Argentina Paesi amici di Trump?

Due dei leader populisti di destra più forti dell’America Latina, il presidente di El Salvador Nayib Bukele e il presidente dell’Argentina Javier Milei, hanno partecipato con Trump alla Conservative Political Action Conference di febbraio, che è il più grande incontro di attivisti e politici conservatori degli Stati Uniti.

Entrambi i Paesi sono alla ricerca di sostegno finanziario dal Fondo Monetario Internazionale e proprio su questo punteranno con Trump eletto. Nel 2018, Trump sostenne apertamente l’allora presidente argentino Mauricio Macri nella sua spinta per avere soldi dal FMI, che si è trasformata in un massiccio programma da 44 miliardi di dollari. Milei, un sostenitore pubblico del tycoon, di certo chiederà altri fondi al FMI una volta che il programma attuale terminerà a dicembre, se non prima.

Si prevede inoltre che Bukele di El Salvador si impegnerà nuovamente con il FMI dopo le elezioni negli Stati Uniti con l’obiettivo di ottenere un altro supporto.

Rottura con Venezuela e Cuba?

Nel suo precedente mandato, Trump ha aumentato le sanzioni contro il produttore di petrolio sudamericano.

Il prossimo presidente degli Stati Uniti è quindi considerato decisivo per la determinazione di una massiccia ristrutturazione del debito (il Venezuela deve almeno 60 miliardi di dollari solo in titoli di Stato), poiché ciò richiederà una nuova emissione obbligazionaria, attualmente impedita dalle sanzioni statunitensi.

“Il Venezuela è uno di quei Paesi che probabilmente saranno soggetti a cambiamenti sotto l’amministrazione Trump, ha affermato Bradley Wickens, CEO di Broad Reach Investment Management, aggiungendo che le obbligazioni venezuelane scambiate a prezzi di forte sofferenza potrebbero essere allettanti per gli investitori sullo sfondo di una distensione tra Washington e Caracas.

Si prevede che anche i rapporti con Cuba e Nicaragua, entrambi guidati da governi autoritari, diventeranno ulteriormente tesi sotto l’amministrazione Trump.

Il fattore Cina

Gli ostacoli e i costi aggiuntivi al commercio con la Cina imposti durante l’amministrazione Trump sono stati mantenuti da Biden, che ha ulteriormente aumentato la pressione su Pechino.

Alcuni analisti prevedono che se la guerra commerciale con il dragone si intensificasse, Pechino potrebbe optare per la svalutazione della sua moneta per rendere le esportazioni più competitive. Tale mossa potrebbe essere avvertita dagli esportatori di materie prime in America Latina, con Brasile, Argentina, Messico e Cile tra i maggiori partner commerciali regionali della Cina.

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