Il consolidamento è alle porte e le banche più importanti hanno scommesso la loro reputazione per essere pronti a trarne vantaggio. Ma non saranno loro a decidere.
Il via al consolidamento bancario europeo è suonato, con l’approccio ostile del BBVA nei confronti del rivale spagnolo Sabadell. In Italia, che un tempo avrebbe dovuto guidare questa corsa, il ritmo sembra più contenuto.
Il capo del Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha dichiarato che le condizioni non erano giuste per un accordo con l’azienda statale Monte dei Paschi e che non lo sarebbero state prima del 2026.
Ma il consolidamento è alle porte e BPM, noto anche come Bami, ne svolgerà una parte fondamentale. Il quadro temporale di Castagna appare pessimistico. Il Paese si sta avvicinando a un momento cruciale in cui la politica e l’economia avranno ragione per concludere un accordo. I principali attori, in particolare l’amministratore delegato di UniCredit Andrea Orcel, hanno messo in gioco la loro reputazione essendo pronti a trarne vantaggio. [...]
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