5 notizie economiche della settimana aiutano a capire i temi caldi dell’economia globale, fondamentali per avere una visione sugli scenari geopolitici globali.
Capire dove sta andando l’economia globale è oggi fondamentale per essere consapevoli che il mondo sta cambiando, con scenari geopolitici in evoluzione e in grado di influenzare le nostre vite.
Anche se non sei un appassionato o un conoscitore delle dinamiche economiche, queste TOT notizie della settimana aiutano a orientarsi nella complessità del contesto attuale. Dagli Usa alla Cina e fino all’Europa, dalle materie prime ai dazi sul commercio fino alle mosse delle banche centrali, tante novità hanno caratterizzato questi ultimi giorni. Conoscerle sarà un valido supporto per comprendere il presente e ipotizzare scenari futuri su politiche economiche, prezzi sui beni di consumo, decisioni diplomatiche.
1. Divario economico
Un’economia globale che avanza a due velocità, distorta dalla forza degli Stati Uniti, sta mettendo in ombra la riunione del G-7 di questa settimana, mentre i funzionari si confrontano con la prospettiva di politiche monetarie meno sincronizzate.
La solidità economica degli Usa, supportata da dati sul lavoro robusti per mesi, sta spiazzando non solo la Fed - in ritardo e incerta sul taglio dei tassi - ma anche le altre economie mondiali. L’Europa, ma anche il Giappone, presentano infatti maggiori difficoltà nella ripresa, che appare debole e disomogenea. Questo significa, per esempio, che la Bce ha le condizioni ideali per tagliare il costo del denaro, stimolare la domanda e far ripartire gli investimenti.
Tuttavia, in questo modo si creerà una frattura tra l’allentamento monetario in Eurozona e la politica ancora aggressiva negli Usa. La prima conseguenza temuta è sul mercato valutario. Il dollaro è destinato a restare forte e schiacciare euro e yen. Con ricadute sul costo di importazioni e quindi inflazione.
2. Prezzo del rame alle stelle
Il rame è salito al livello più alto di sempre, prolungando un rally durato mesi guidato dagli investitori finanziari che si sono riversati sul mercato in previsione di una crescente carenza di offerta.
La scarsità di minerale di rame alimentata parla di tagli alla produzione da parte delle fonderie, e gli investitori scommettono che il crescente utilizzo in settori in rapida crescita, tra cui i veicoli elettrici, le energie rinnovabili e l’intelligenza artificiale, compenserà la resistenza dei settori tradizionali come l’edilizia.
3. Dazi, tutti contro tutti?
Le tre economie dominanti del mondo - Cina, Usa, Europa - stanno entrando in una nuova fase di alta tensione e sfide. Gli Stati Uniti e la Cina sono nel pieno di una guerra commerciale che si sta combattendo a colpi di dazi e limitazioni nei settori chiave quali quello tecnologico e della transizione energetica.
Ciò minaccia di approfondire le fratture internazionali e di sfidare decenni di ortodossia del libero mercato e lascia l’Europa con grandi decisioni da prendere: schierarsi con il pugno duro Usa contro il dragone e introdurre i dazi come minacciato, oppure optare per un approccio più dialogante e meno protezionistico? La questione delle tariffe sui beni cinesi, veicoli elettrici in primis, mette in discussione l’assetto produttivo di alcuni Paesi europei, come la Germania.
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4. Mercati emergenti contro la Cina?
Una dopo l’altra, le nazioni dell’America Latina stanno seguendo le orme degli Stati Uniti e dell’Europa imponendo tariffe proibitive sulle importazioni cinesi – una tensione in quella che sarebbe stata una relazione altrimenti accogliente.
Nelle ultime settimane Messico, Cile e Brasile hanno aumentato – e in alcuni casi più che raddoppiato – i dazi sui prodotti siderurgici provenienti dalla Cina. La Colombia potrebbe essere sul punto di seguire l’esempio.
5. Crisi immobiliare cinese, altri default in vista?
Il calo delle vendite di nuove case in Cina si è accelerato negli ultimi mesi, con le famiglie che preferiscono acquistare sempre più nel mercato secondario.
Ciò ha fatto salire il numero di case invendute e di terreni vuoti al livello più alto degli ultimi anni, scoraggiando nuove costruzioni e minacciando ulteriori default per gli sviluppatori, comprese le grandi aziende statali. Altri fallimenti possono avere ripercussioni sui mercati globali, oltre a spingere Pechino verso nuove strategie interne.
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