Indicazioni positive dai conti semestrali del gruppo Atlantia. Anche se le stime sui prossimi mesi sono positive, c’è l’incognita legata alle conseguenze del crollo del Ponte Morandi. Il vice premier è intervenuto sulla questione.
Il primo semestre del gruppo Atlantia si è chiuso con un fatturato di 5.604 milioni di euro, +2.701 milioni rispetto al primo semestre 2018 e maggiore dei 5.560 milioni del consenso. Escludendo il contributo del gruppo Abertis, consolidato a partire da fine ottobre 2018, i ricavi operativi si incrementano di 109 milioni (+4%).
Il margine operativo lordo è cresciuto di 1.732 a 3.552 milioni di euro, mentre su base omogenea, l’Ebitda segna un rialzo di 1 milione di euro.
Nella seduta odierna le azioni della società dei Benetton hanno terminato gli scambi a 22,8 euro, -3,02% sul dato precedente (-1,6% sui tre mesi, -6,4% nell’anno).
Semestrale Atlantia: utile sopra le stime
Al 30 giugno, l’utile del periodo di pertinenza del Gruppo è pari a 777 milioni di euro e presenta un incremento di 246 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018. Anche in questo caso il dato è migliore delle stime, ferme a 764,4 milioni.
A livello omogeneo, l’ultima riga di conto economico non fa registrare variazioni di rilievo rispetto a 12 mesi fa.
Grazie al contributo del gruppo Abertis (1.370 milioni), il flusso di cassa operativo è cresciuto di 1.296 a 2.559 milioni di euro. A parità di perimetro, il dato segna un incremento di 51 milioni di euro (4%) rispetto al primo semestre 2018, prevalentemente per l’incremento dei flussi finanziari derivanti dalla gestione operativa (Ebitda al netto delle partite non monetarie).
La situazione finanziaria del Gruppo al 30 giugno 2019 presenta un indebitamento finanziario netto complessivo di 38.569 milioni di euro (37.931 milioni di euro a fine 2018).
Semestrale Atlantia: outlook positivo, rischi legati a Ponte Morandi
La gestione operativa del gruppo Atlantia per il 2019 stima “un andamento complessivamente positivo”, visto che ai risultati contribuirà anche “il consolidamento integrale del gruppo Abertis”.
“Si ritiene infine doveroso ricordare i potenziali rischi derivanti dalla comunicazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad Autostrade per l’Italia del 16 agosto 2018 circa la contestazione di presunto grave inadempimento agli obblighi convenzionali in relazione alla tragedia di Genova”.
Tramite questa e le successive lettere il Ministero “ha inteso precisare le proprie considerazioni in merito ad aspetti inerenti la pretesa violazione degli obblighi di custodia e manutenzione del viadotto”.
A tali lettere Autostrade per l’Italia ha fornito riscontro in data 3 maggio 2019, “ritenendo di aver dimostrato la correttezza del proprio operato e reiterando le riserve ed eccezioni già rappresentate”.
Atlantia: Di Maio, revoca della concessione il prima possibile
“Ci sono stati 25 anni di mancate manutenzioni sul Ponte Morandi, bisogna avviare il prima possibile la revoca della concessione ad Autostrade",
ha commentato il vice premier Luigi Di Maio nel corso di un’intervista radiofonica.
Il rappresentante pentastellato che detto di attendersi “anche una pronuncia dalla Lega: dopo tutto quello che è successo è giusta la revoca della gestione autostradale".
Alla domanda se con la revoca potrebbero esserci conseguenze in Alitalia Di Maio ha detto che il gruppo “sapeva dall’inizio che i due dossier sono separati”.
Atlantia: Di Maio, perizia ponte Morandi mette brividi
«Ieri è uscita la relazione dei tre periti chiamati a valutare le condizioni del ponte Morandi. Ci sono tante cose all’interno della perizia che mettono i brividi, ma una in particolare: la mancanza per 25 anni di interventi significativi di manutenzione», ha scritto poco fa il vice premier sulla sua pagina Facebook.
«È inaccettabile e bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia»,
ha aggiunto Di Maio.
“Il nostro compito è anche quello di fare capire, a questi signori, che il governo adesso li controlla, per impedire che il profitto prevalga sul bene collettivo”.
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