Il servizio militare torna obbligatorio? Salvini favorevole, ma la verità è un’altra

Simone Micocci

8 Giugno 2018 - 13:58

Matteo Salvini ribadisce: “Sono favorevole al servizio militare obbligatorio”. Nonostante le dichiarazioni del Ministro dell’Interno, però, non ci saranno cambiamenti nell’immediato.

Il servizio militare torna obbligatorio? Salvini favorevole, ma la verità è un’altra

Non è un segreto che Matteo Salvini sia favorevole alla reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Italia. Tant’è che nella scorsa legislatura la Lega ha presentato un disegno di legge che prevedeva la reintroduzione della leva obbligatoria - seppur con una durata ridotta a 8 mesi - con l’obiettivo di “ricostruire una cultura della solidarietà”.

A seconda delle propensioni si sarebbe potuto scegliere tra servizio civile e militare; inoltre, a differenza di quanto succedeva in passato, per gli 8 mesi di addestramento non ci sarebbero stati trasferimenti poiché questo sarebbe stato completato nella propria Regione di appartenenza.

Alla fine però il disegno di legge non ha avuto successo in Parlamento - dove ovviamente la Lega non disponeva della maggioranza - e per questo motivo l’iter legislativo non ha avuto seguito.

Tuttavia adesso che la Lega è entrata a far parte del Governo - con Matteo Salvini che guiderà il Ministero dell’Interno - c’è chi crede che questa possibilità possa tornare in auge. Lo stesso Salvini in questi giorni ha dato credito a questa ipotesi ribadendo di essere favorevole al ripristino della leva obbligatoria in Italia.

Il Ministro dell’Interno, però, ha poi dichiarato che nonostante quelle che sono le sue propensioni personali, la verità dei fatti è un’altra, ovvero che sarà molto difficile che il servizio militare torni ad essere obbligatorio, almeno per questa legislatura.

Matteo Salvini favorevole al servizio militare obbligatorio, ma non basta

Sono bastate poche parole di Matteo Salvini - leader della Lega e attuale Ministro dell’Interno - per rilanciare l’ipotesi della reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Italia (l’obbligo è stato sospeso dal 1° gennaio 2005).

Nel dettaglio, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano un parere in merito ad un’eventuale conferma del servizio civile, Salvini ha dichiarato:

“Se manterremo il servizio civile? Io sono personalmente favorevole alla reintroduzione del servizio militare, non solo al mantenimento del servizio civile”.

Dichiarazioni che lasciano poco spazio a qualsiasi interpretazione. Tuttavia Salvini ha aggiunto subito dopo che questa è solo una sua “opinione personale” e che nel contratto di Governo sottoscritto con il Movimento 5 Stelle non viene fatto alcun riferimento al ripristino dell’obbligo per il servizio militare.

Ergo, Salvini sicuramente non si opporrebbe all’approvazione di una legge sull’obbligo di leva, ma allo stesso tempo non c’è alcun impegno da parte del Governo.

Perché il servizio militare non tornerà ad essere obbligatorio

Prima di fare chiarezza sul perché ci sono poche possibilità che - nonostante la Lega faccia parte del Governo - il servizio militare torni ad essere obbligatorio dobbiamo fare un’importante premessa.

Nel dettaglio, bisogna distinguere la leva obbligatoria dalla chiamata al servizio militare: la prima infatti consiste nell’obbligo che ogni Comune ha di iscrivere nelle liste della leva militare quei giovani che hanno compiuto 17 anni ed è ancora obbligatoria.

Ogni 1° gennaio di ogni anno, infatti, ogni Comune aggiorna le proprie liste di leva con la differenza che dal 1° gennaio 2005 gli iscritti a queste liste non vengono più chiamati al servizio militare. La chiamata al servizio militare, però, non è stata eliminata definitivamente ma solamente sospesa e potrà essere ripristinata da una nuova legge.

Tuttavia, come anticipato, è molto difficile che questa decisione venga presa dal Governo Lega-M5S. Infatti, se da parte di Matteo Salvini c’è la piena intenzione di reintrodurre il servizio militare, seppure con delle novità rispetto al passato, questo aspetto non sembra essere condiviso dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle.

Non da escludere che Di Maio e Salvini ne abbiano parlato al momento delle trattative che hanno portato alla redazione del contratto; il fatto però che nell’accordo non ne venga fatta menzione dimostra che questa ipotesi è stata scartata dal principio.

Ogni provvedimento che verrà approvato dal Governo del cambiamento, quindi, dovrà essere condiviso da entrambe le compagini e ogni idea che potrebbe mettere a rischio l’accordo verrà “messa al bando”. Insomma, nonostante Salvini non abbia perso occasione per ribadire il suo parere in merito, i tempi per il ripristino del servizio militare obbligatorio non sembrano essere ancora maturi.

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