Aumentano i contagi e LB.1 è la nuova variante Covid che si sta diffondendo anche in Italia: infetta più facilmente ed è tenuta sotto stretta osservazione, ecco quali sono i sintomi.
Una nuova variante Covid si sta diffondendo rapidamente negli Stati Uniti e in Europa - anche l’Italia non sarebbe immune -, paradossalmente proprio adesso che è iniziata l’estate ovvero il periodo teoricamente più sfavorevole al virus che ha messo in ginocchio il mondo intero per due anni provocando in totale oltre 7 milioni di morti.
Il nome di questa nuova variante Covid è LB.1 e dagli Stati Uniti si sta diffondendo anche nel Vecchio Continente, tanto che in Italia sarebbe la responsabile dell’aumento del 20% dei contagi nell’ultima settimana.
Una cosa va detta subito: la situazione Covid in Italia è assolutamente sotto controllo, con i nuovi casi che nel periodo 20-26 giugno sono stati 2.500 in tutto il Belpaese contro i 2.000 della settimana precedente.
L’esperienza però ci ha insegnato che questi segnali non devono restare inascoltati, soprattutto perché adesso a circolare sarebbe questa nuova variante che avrebbe una maggiore capacità infettiva rispetto alle precedenti.
Le osservate speciali così sarebbero ben due: KP.3 e LB.1, la prima responsabile del 33,1% dei contagi positivi negli Usa mentre LB.1 è al 17,5%. Il Cdc - Centers for Disease Control and Prevention, l’equivalente del nostro Istituto Superiore di Sanità - sta monitorando costantemente Oltreoceano la diffusione di queste varianti, con l’attenzione che è alta anche in Italia e nel resto d’Europa.
Nuova variante Covid LB.1: i sintomi
Per il portavoce del Cdc, Dave Daigle, LB.1 “infetta più facilmente grazie alla cancellazione di una singola parte della proteina spike”, mentre ancora è da capire se questo nuova variante Covid possa provocare una malattia più grave rispetto alle precedenti.
Per il Cdc questi sono i sintomi della variante Covid LB.1:
- febbre o brividi;
- tosse;
- mancanza di respiro o difficoltà a respirare;
- fatica;
- dolori muscolari o corporei;
- mal di testa;
- perdita del gusto o dell’olfatto;
- mal di gola;
- congestione nasale o naso che cola;
- nausea o vomito;
- diarrea.
Si tratta dei classici sintomi Covid che compaiono solitamente tra 2 e 14 giorni dopo l’esposizione al virus. Come detto la variante è presente anche in Italia, ma finora gli esperti non si dicono allarmati anche se la situazione è tenuta sotto stretto controllo.
“C’è sicuramente una sottostima del numero dei casi perché il dato epidemiologico non evidenzia in modo chiaro la quantità di casi, ma un decesso al giorno più o meno lo verifichiamo a livello italiano - ha dichiarato in merito a LB.1 il popolare virologo Lorenzo Pregliasco -. C’è di buono che comunque queste varianti sono lignaggi o sottolignaggi delle Omicron e quindi di un virus che si è più ammansito. Poi, ricordiamolo, abbiamo un’immunità ibrida dovuta a precedenti infezioni o comunque a vaccinazioni che magari non impediscono l’infezione, ma nella buona parte dei casi ne riducono ulteriormente l’intensità”.
Il Covid in Italia come nel resto del mondo sta continuando a circolare con dei picchi soprattutto durante la stagione autunnale e invernale: nell’ultima settimana i morti legati al virus diventato ormai endemico sono stati 21, quella precedente invece 14. Numeri questi fortunatamente ben diversi da quelli a cui siamo stati abituati durante la pandemia.
Cessata la pandemia ora stiamo convivendo con le varie varianti che si susseguono, con gli scienziati che al momento sono più preoccupati per la diffusione dell’aviaria in Nord America: se ci sarà una nuova pandemia, gli esperti sembrerebbero essere concordi che sarà questa influenza la responsabile.
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