Silvana Sciarra: chi è la nuova presidente della Corte Costituzionale

Alessandro Nuzzo

21 Settembre 2022 - 00:11

Dopo 3 anni torna una donna alla guida della Corte Costituzionale succedendo a Giuliano Amato di cui è stata vicepresidente. Vediamo chi è Silvana Sciarra.

Silvana Sciarra: chi è la nuova presidente della Corte Costituzionale

Silvana Sciarra è diventata la nuova presidente della Corte Costituzionale. È stata eletta dai 15 colleghi che gli hanno dato 8 preferenze a fronte dei 7 dati alla collega Daria de Pretis mentre nessun voto è andato al terzo candidato Nicolò Zanon.

Torna così dopo 3 anni e l’esperienza di Marta Cartabia una donna alla guida della Consulta. Silvana succede a Giuliano Amato di cui è stata vicepresidente. «Ho fiducia nelle istituzioni. Non posso non averla, non posso pensare che se ci fosse una forte maggioranza non ci sarà attenzione al pluralismo. Me lo auguro fortemente. Il mio è un messaggio di fiducia e rispetto nelle istituzioni» - le sue prime parole dopo la nomina a presidente.

Resterà in carica fino all’11 novembre 2023 e come primo atto da presidente ha riconfermato i suoi rivali Daria de Pretis e Nicolò Zanon vicepresidenti. Silvana Sciarra è la prima donna eletta giudice costituzionale dal Parlamento e non ha nascosto il suo orgoglio: “Non nascondo l’orgoglio di essere la prima donna eletta dal Parlamento“ - ha detto. Vediamo meglio chi è la nuova presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra.

Silvana Sciarra: chi è

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Bari, è un’esperta di diritto del lavoro e dopo diversi dottorati di ricerca ha insegnato presso la Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie dell’Università di Siena. Poi fino al 2003 ha ricoperto la cattedra di Diritto del Lavoro e Diritto Sociale Europeo presso l’Istituto Universitario Europeo.

Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, alcune delle sue pronunce più significative sono pubblicate sul sito della Consulta. Si ricordano soprattutto la pronuncia che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del blocco pluriennale della perequazione automatica per le pensioni di più modesto importo. E poi la sentenza che ha consentito il ritorno della contrattazione economica collettiva nel settore del lavoro pubblico dopo la fase di blocco per il risparmio sulla spesa pubblica.

Si ricordano anche pronunce a difesa dei diritti dei cittadini come ad esempio il riconoscimento ai cittadini di Stati terzi di prestazioni di sicurezza sociale per famiglie disagiate, l’assegno per il nucleo familiare.

Dalla sua parte per la sua elezione ha giovato sicuramente anche l’età anagrafica: 74 anni a discapito dei 66 della collega Daria de Pretis e dei 62 di Nicolò Zanon. A tal proposito in conferenza stampa Silvana ci ha scherzato su dicendo: «Ho il privilegio di avere i capelli bianchi. La Corte ha voluto forse premiare questo criterio dell’anzianità».

Partendo dal quesito sull’età anagrafica, la neo presidente della Corte Costituzionale ha dovuto rispondere a varie domande che spaziavano dal futuro ruolo della Corte rispetto al prossimo Parlamento, al rapporto tra la nostra Consulta e le Corti europee, alla possibilità che siano gli stessi cittadini a rivolgersi alla Corte, fino a temi di strettissima attualità, dai femminicidi alle morti sul lavoro.

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