Smartphone e Internet gratis: tra gli emendamenti della Legge di Bilancio 2021 spunta il kit digitalizzazione.
Nella manovra finanziaria spunta il kit digitalizzazione: cellulare e connessione ad Internet gratis per risolvere il divario digitale.
Legge di Bilancio 2021: nuovi emendamenti alla manovra con maggioranza ed opposizione che in queste ore stanno cercando la quadratura del cerchio così da arrivare ad una formulazione finale da mettere al voto in tempo per far sì che il testo della manovra possa arrivare in aula già lunedì.
Diversi gli emendamenti presentati, ma uno dei più interessanti è quello che riconosce uno smartphone gratis a quelle famiglie meno abbienti che non possono permetterselo. D’altronde, il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione rende necessario che tutte le famiglie possano avere gli strumenti adeguati per accedere ai servizi digitali. Serve, quindi, almeno un telefono cellulare in grado di navigare in rete e una connessione ad Internet.
Non tutte le famiglie, però, soddisfano le suddette condizioni e molte volte non solo per un problema economico: c’è un analfabetismo digitale diffuso, specialmente per le persone più avanti con l’età. Ecco perché non basterebbe dare un cellulare gratis alle famiglie; bene lo strumento, ma servirebbe pensare ad un piano formativo per fornire anche le competenze necessarie.
Ma vediamo, nell’attesa di capire se effettivamente questo emendamento troverà spazio nella Legge di Bilancio 2021, di cosa tratta e quali sarebbero le famiglie che potrebbero farne richiesta.
Legge di Bilancio 2021: smartphone gratis, facciamo chiarezza
Va detto che molti degli emendamenti che vengono discussi nelle commissioni poi non trovano spazio nel testo definitivo. Questo, quindi, potrebbe essere tra quelli.
Si tratta comunque di una proposta interessante che merita di essere perlomeno raccontata. Perché conferma la necessità di fornire a tutti gli stessi strumenti digitali e non solo per accedere ai servizi della PA. L’emendamento, infatti, comprende anche la possibilità di sottoscrivere due abbonamenti con altrettanti organi di stampa.
Insomma, un provvedimento che darebbe alle famiglie sia la possibilità di informarsi quanto di accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione; nello smartphone, infatti, sarà anche preinstallata l’applicazione IO, l’app utile per interagire in modo “semplice e sicuro” con i servizi pubblici locali e nazionali.
Qualora l’emendamento dovesse passare e il kit di digitalizzazione entrasse a far parte della Legge di Bilancio 2021, a goderne sarebbero i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 20.000€. A questi verrà data la possibilità - ad un solo componente del nucleo - di avere a disposizione in comodato d’uso (quindi il telefono non sarà di proprietà) un telefono cellulare con cui navigare in Internet. Compreso - oltre alla possibilità di abbonarsi a due organi di stampa e accedere all’app IO - c’è anche l’abbonamento in rete. Per la richiesta sarà necessario il possesso dello SPID.
Cellulare gratis: perché non basterà per ridurre il divario digitale
È vero che ci sono famiglie che non si possono permettere un cellulare di nuova generazione, ma allo stesso tempo va detto che ce ne sono molte altre dove non se ne sente proprio la necessità. L’analfabetismo digitale è un problema diffuso nel nostro Paese; basti vedere che ci sono molte persone che non hanno un indirizzo email e molte altre che non sanno neppure come leggerla.
Serve un piano informativo e formativo che vada a colmare queste lacune: senza di questi sarebbe inutile dare un cellulare gratis alle famiglie, perché comunque non verrebbe risolto il problema di fondo.
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