Nel mondo sempre più tecnologico e digitale, le enciclopedie cartacee torneranno utili per informarci con fiducia e verità? L’intervista su IA e tecnologia al professor Juan Carlos De Martin.
Il grande dilemma dell’Intelligenza Artificiale è qui: una tecnologia sempre più presente e sofisticata ci renderà più insicuri e sfiduciati nei confronti del mondo che ci circonda e nella nostra vista quotidiana nella società?
Secondo il prof. Juan Carlos De Martin, ordinario di Automatica e Informatica al Politecnico di Torino, il rischio è di creare un mondo“ distopico”, poiché “in un contesto già molto critico di una democrazia spesso formale e non sostanziale, avere la possibilità di produrre con grandissima velocità moltissimi contenuti anche personalizzati in forma digitale...può porre un gravissimo problema all democrazia, perché potrebbe inquinare ulteriormente, ancor più di quanto già non succede adesso, la sfera informativa in cui tutti quanti nuotiamo...”
L’inondazione di contenuti in forma di testi, immagini, commenti social, notizie potrebbe creare confusione invece che informare e dare spiegazioni su quanto accade, lasciandoci annegare in un “marasma generalizzato” che cambia in continuazione, secondo il professore. “Dinanzi a tanta incertezza, invece che chiarezza, paradossalmente potrebbero riprendere importanza strumenti che sembrano datati...come enciclopedie e libri cartacei...”
E come valutare gli ultimi tragici eventi del Libano con walkie talky “manomessi” ed esplosi? Forse gli apparecchi computerizzati possono controllarci? Se lo chiede il professor Juan Carlos De Martin, nell’intervista completa su Money.it Premium.
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