Sondaggi elezioni europee 2019: il fronte sovranista è in crescita ma anche con i Popolari al momento non ci sarebbe una maggioranza. Decisivi potrebbero essere il Movimento 5 Stelle e gli altri indecisi, ma un ribaltone appare alquanto improbabile.
Tutto pronto per le elezioni europee 2019, con le votazioni nei 28 Stati membri (ci sarà anche il Regno Unito che paradossalmente voterà per primo) che si terranno dal 23 al 26 maggio.
Il sentore di una crisi generale dei partiti tradizionali in tutta Europa è confermato anche dall’ultima elaborazione del sito Europe Elects, che in pratica monitorando tutti gli ultimi sondaggi effettuati nei vari Paesi, ha ipotizzato quella che potrebbe essere la prossima composizione del Parlamento Europeo.
Stando a quanto elaborato, se da un lato l’unione delle forze sovraniste è data in crescita, numericamente appare ancora lontano il compimento del progetto di Salvini di creare una nuova maggioranza a Bruxelles insieme al PPE della Merkel.
Sembrerebbero esserci speranze soltanto con l’aiuto delle varie forze politiche ancora indecise, vedi Movimento 5 Stelle, ma alla fine la maggioranza sarebbe ancora solidamente tutta nelle mani della triade Popolari-Socialisti-Liberali.
I sondaggi per le elezioni europee 2019
Rispetto alla scorsa legislatura, la composizione del prossimo Parlamento Europeo dovrebbe essere molto più frammentata. Come si può vedere dalla elaborazione di Europe Elects, oltre ai sette gruppi già presenti a Bruxelles sono diversi i movimento che ancora non hanno un collocamento.
Per capire al meglio l’elaborazione, questa è la leggenda per quanto riguarda i vari gruppi che potrebbero formarsi dopo queste elezioni europee.
Partendo da sinistra verso destra, il gruppo GUE/NGL (colore rosso scuro) che rappresenta la sinistra e del quale fa parte per l’Italia la lista La Sinistra, al momento otterrebbe 51 seggi (-1 rispetto al 2014).
I Verdi (colore verde) che tra le loro fila hanno i nostrani Europa Verde, avrebbero invece 54 seggi (+4). Le varie liste del Partito Pirata, sarà presente anche in Italia, riuscirebbero a ottenere 5 seggi (+5).
I Socialisti (colore rosso) dove c’è anche il Partito Democratico avrebbero 152 seggi (-39). I Liberali invece (colore giallo) di cui fa parte +Europa avrebbero 109 seggi (+42).
I Popolari (colore celeste) dove ci sono Forza Italia, Popolari per l’Europa e il Popolo della Famiglia, avrebbero 173 seggi (-48). I Conservatori (colore blu) dove ha aderito Fratelli d’Italia avrebbero 59 seggi (-11).
Il gruppo pensato dal Movimento 5 Stelle (colore verdastro) otterrebbe 25 seggi (+25). Il nuovo partito Brexit Party (colore celeste chiaro) voluto da Nigel Farage avrebbe invece 28 seggi (+28).
La grande novità dell’EAPN (colore nero), il gruppo sovranista della Lega, avrebbe 82 seggi (+45). Infine ci sono i Non Iscritti (colore grigio), dove convergono partiti estremisti di destra e di sinistra, che avrebbero 13 seggi (-2).
Gli scenari
Un po’ come succede in ogni Parlamento, il presidente della Commissione Europea che svolge i compiti paragonabili a quelli di un premier, viene eletto durante la prima riunione plenaria a maggioranza assoluta.
Il gruppo più votato per poter far eleggere il proprio candidato deve quindi stringere alleanze con altri gruppi. Nel 2014 per esempio i Popolari hanno trovato i voti necessari per eleggere Jean-Claude Juncker grazie all’appoggio dei Socialisti e dei Liberali.
Vista l’ultima elaborazione per queste europee 2019, sommando i seggi che potrebbero avere PPE (173), S&D (152) e ALDE (109), questa triade con 434 deputati avrebbe di nuovo una solida maggioranza.
La tanto chiacchierata ipotesi di una unione del PPE (173) con i vari gruppi sovranisti ECR (59), EAPN (82) e il Brexit Party (28), si fermerebbe invece a 342 deputati e quindi sotto la soglia di maggioranza che è di 376 seggi.
Con il gruppo del Movimento 5 Stelle (28) però ci si avvicinerebbe ulteriormente arrivando a 370 seggi. Attenzione però anche a una possibile alleanza tra i Liberali (109), Socialisti (152), Verdi (54), Sinistra (51) e Pirati (5), visto che il totale sarebbe 371 seggi.
In questo caso con un’adesione del Movimento 5 Stelle (28) si arriverebbe a 399 deputati, quindi ci sarebbe una maggioranza. Calcoli a parte, non rimane che aspettare l’esito delle elezioni per capire quali forze guideranno l’Unione Europea nei prossimi cinque anni.
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