Il sondaggio politico di SWG dà ancora in calo il Movimento 5 Stelle, con la Lega stabile a salire sono tutti i partiti di opposizione specie il Partito Democratico.
L’allarme è ormai scattato in casa Movimento 5 Stelle. Dopo i risultati delle elezioni regionali in Abruzzo, dove i pentastellati hanno dimezzato la propria percentuale di voti rispetto alle ultime politiche, adesso anche i sondaggi certificano questa sorta di crisi.
Leggendo i numeri snocciolati dalla settimanale indagine condotta dall’istituto SWG per conto del Tg La7, i 5 Stelle sarebbero nuovamente in calo con la Lega invece stabile. Bene invece le principali forze d’opposizione secondo il sondaggio, specie il Partito Democratico dato in netta ripresa.
Sondaggi politici: crisi Movimento 5 Stelle
Minimo storico per il Movimento 5 Stelle dalle elezione del 4 marzo a questa parte, attestato dal sondaggio di SWG al 23,3% e sempre più staccato dalla Lega, prima forza politica del paese stabile questa settimana al 33,8%.
All’interno del governo del cambiamento gli umori sono quindi diametralmente diversi. Il carroccio oltre a gioire per l’exploit personale in Abruzzo, dove è risultato largamente il primo partito, riesce a uscire indenne dalle ultime polemiche di governo.
Un po’ come il bravo giocatore di poker, che quando non vince riesce a limitare al minimo le perdite o andare pari, così Matteo Salvini adesso con tutta calma può aspettare di capire quali saranno le prossime mosse del suo alleato di governo.
Il Movimento 5 Stelle infatti sembrerebbe essere al bivio: i malumori interni iniziano a farsi sentire sempre di più, con la base convinta nella necessità di un cambio di strategia per non essere fagocitati dalla Lega.
Torna a sorridere invece il Partito Democratico. In attesa delle primarie che andranno a indicare il nuovo segretario, i dem secondo il sondaggio risalgono la china rinfrancati anche dal buon risultato ottenuto in Abruzzo dalla coalizione di centrosinistra.
Bene anche gli altri partiti di centrodestra. Oltre a quello di Forza Italia, è molto importante il segno positivo fatto registrare da Fratelli d’Italia che, in ottica delle elezioni europee, dovrà andare oltre l’asticella del 4% per eleggere propri deputati a Strasburgo.
Rimanendo tra i partiti in bilico sulla soglia di sbarramento, stabile +Europa che resta in attesa di capire come possa evolvere il progetto di Calenda della lista Siamo Europei: se non se ne farà nulla, il partito della Bonino potrebbe cercare di fare gioco di squadra con il tandem Verdi-Italia in Comune.
Infine in leggero calo tutti gli altri partiti di sinistra. Anche in questo caso senza un progetto di lista unitaria, alle prossime elezioni europee se ognuno andrà per conto proprio sarà un autentico miraggio che qualcuno possa andare oltre il 4%.
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