L’ultimo sondaggio politico di Swg vede Fratelli d’Italia in testa davanti al Pd, mentre Lega e M5s in crisi rischiano di scivolare sotto la soglia della doppia cifra.
L’ultimo sondaggio politico di Swg, diramato in data 4 luglio dal Tg La7, ci fornisce un quadro ben preciso del possibile scenario alle prossime elezioni: il centrodestra se unito potrebbe vincere a mani basse, con Giorgia Meloni destinata a Palazzo Chigi.
Fratelli d’Italia infatti per il sondaggio sarebbe sempre il primo partito del Paese, nonostante anche il Partito Democratico sia attestato con il segno positivo. Nel complesso il centrodestra unito è dato al 45,3%, una percentuale che con questa legge elettorale permetterebbe alla coalizione di ottenere una maggioranza sia alla Camera sia al Senato.
La strada che porta Meloni alla guida del Paese però è molto più tortuosa di quanto si possa immaginare vedendo il sondaggio. Per prima cosa c’è la crisi ormai irreversibile della Lega: se Matteo Salvini dovesse crollare alle urne, il superamento della soglia del 40% sarebbe in bilico per il centrodestra.
Poi c’è l’incognita Forza Italia che, con il suo 7,4%, resterebbe sempre fondamentale per una vittoria elettorale. Silvio Berlusconi più volte ha giurato lealtà agli alleati ma, tra gli azzurri, sarebbero molti i colonnelli che vorrebbero rompere con i sovranisti per fare gioco di squadra con i centristi.
Dubbi simili li avrebbe anche Enrico Letta, non più sicuro della bontà dell’alleanza con un Movimento 5 Stelle sempre più in calo e fiaccato adesso anche dalla scissione di Luigi Di Maio. Come ha dichiarato in maniera esplicita Dario Franceschini, se Giuseppe Conte dovesse portare i pentastellati fuori dal perimetro della maggioranza, a quel punto l’asse giallorosso potrebbe giungere a fine corsa.
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Sondaggi politici: Renzi sotto il 3%
Usando un termine calcistico, guardando la “parte destra” del sondaggio politico di Swg appare chiaro come ci siano tutta una serie di partiti che correrebbero il serio rischio di non superare alle prossime elezioni la soglia di sbarramento del 3%.
Se Carlo Calenda grazie al suo simposio con +Europa sembrerebbe essersi messo al riparo da ogni possibile brutta sorpresa alle urne, per il suo nemico/amico Matteo Renzi la situazione resterebbe sempre critica.
Il nuovo obiettivo dichiarato per Italia Viva, prendere il 5% alle politiche, stando al sondaggio sembrerebbe essere un miraggio. Anche l’asticella del 3% che consentirebbe ai renziani di portare in Parlamento un manipolo di deputati e senatori appare, al momento, fuori dalla portata.
Mentre Articolo 1-Mdp con ogni probabilità tornerà nell’alveo del Partito Democratico, Sinistra Italiana e Verdi starebbero dialogando per unire le proprie forze in vista delle elezioni politiche.
Infine non sembrerebbe riuscire ancora a sfondare Italexit, il partito di Gianluigi Paragone che dopo una repentina crescita nelle ultime settimane si sarebbe un po’ fermato, anche se l’ex 5 Stelle davanti a lui potrebbe avere una prateria politica se dovesse riuscire a fare presa nella variegata galassia dei no-vax e degli euroscettici.
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