L’ultimo sondaggio politico di Emg vede in crescita Fratelli d’Italia e Forza Italia a discapito della Lega, mentre il Pd in leggera ripresa sarebbe ora più vicino ai 5 Stelle.
Se fosse una partita di poker, l’ultimo sondaggio politico di Swg del 12 dicembre diffuso poi dalla trasmissione Agorà, sarebbe la conferma di come il centrodestra possa essere definito uno di quei giocatori molto difficili da “spennare”.
In un momento tradizionalmente difficile per ogni governo, ovvero quello della legge di Bilancio dove, giocoforza, sono sempre tanti i delusi e gli scontenti, per il sondaggio nel suo complesso la maggioranza sarebbe in perfetta parità rispetto alla stessa rilevazione effettuata la settimana precedente.
Il bravo giocatore infatti, quando non riesce a vincere, si riconosce dal fatto che comunque non va in perdita; il merito sarebbe soprattutto di Giorgia Meloni, visto che Fratelli d’Italia sembrerebbe proseguire nel suo momento magico.
Male invece la Lega, che per il sondaggio avrebbe lasciato sul campo lo 0,4%, con il segno positivo attestato a Forza Italia e Noi Moderati che compensa, insieme alla crescita di FdI, il nuovo tonfo del Carroccio.
Per Matteo Salvini poi sarebbe emblematico come, nei sondaggi inerenti alla fiducia verso i leader, Luca Zaia ormai sia costantemente davanti a lui: alle regionali in Lombardia e nel Lazio che si terranno il 12 e 13 febbraio, il ministro si giocherà buona parte della sua leadership della Lega.
Sondaggi politici: Pd avvicina il M5s
Per quanto riguarda le forze di opposizione, l’ultimo sondaggio politico di Emg rende meno amaro questo momento caotico del Partito Democratico, al momento senza una chiara guida in attesa delle primarie del 19 febbraio.
In virtù della flessione attribuita dal sondaggio al Movimento 5 Stelle, il Pd ora sarebbe più vicino ai pentastellati, anche se Giuseppe Conte ormai sembrerebbe aver ben salde in pugno le redini della leadership per quanto riguarda il fronte dell’opposizione.
In calo ci sarebbe il tandem Azione-Itaia Viva, destinato presto a diventare una federazione in attesa del grande passo del partito unico, con Matteo Renzi e Carlo Calenda che non sembrerebbero riuscire ad avvicinare la doppia cifra nonostante il grande attivismo dei due.
Segno negativo anche per l’altro duo, quello formato da Verdi e Sinistra Italiana, mentre ci sarebbero dei segnali di ripresa da parte di Italexit che presto potrebbe cambiare nome per volontà del suo fondatore Pierluigi Paragone.
Infine il sondaggio indica un passo indietro per Unione Popolare, il movimento guidato da Luigi de Magistris che, dopo un risultato anonimo alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, negli ultimi tempi si sarebbe avvicinato alla soglia di sbarramento del 3%.
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